LA VOCE DI KAYFA

ALLUVIONE DI BENEVENTO, UN DISASTRO ANNUNCIATO!


Puntuali come un orologio svizzero, anche quest'anno, non appena le prime piogge autunnali si sono abbattute violentemente sulla penisola, le cronache registrano morte, distruzione e polemiche.Uno scenario apocalittico e vergognoso che da anni si ripresenta agli sguardi degli italiani dalle Alpi a Lampedusa in maniera che nessuno si senta “trascurato”; senza che qualcuno intervenga seriamente per prevenire simili tragedie annunciate. Per ora a farne le spese sono la città di Benevento; alcune zone del casertano e dell'Abruzzo.Le autorità locali accusano rispettivamente la protezione civile di aver diramato bollettini di allerta con un livello di criticità inferiore rispetto a quello che poi si è presentato, quindi non permettendo loro di intervenire come si conveniva negli interventi di prevenzione; le istituzioni locali, Regione e Provincia, per non aver intrapreso lavori di pulizia e consolidamento degli alvei e degli argini dei fumi in maniera adeguata al fine di evitarne l'ostruzione non appena le prime intense precipitazioni si sarebbero riversate sul territorio causando l'esondazione dei fiumi.La protezione civile si difende, rilanciando la palla in campo avverso, sostenendo di aver divulgato lo stato di massima allerta. Le istituzioni locali e lo Stato monitorano il territorio.Peccato lo facciano quando la tragedia s'è già consumata. Lo avessero fatto prima sarebbe stato meglio!Per intenderci, ogni anno assistiamo da inermi spettatori a disastri derivanti dal dissesto idrogeologico del territorio e al crollo di infrastrutture dovuti all'incuria e alla malafede di chi dovrebbe tutelare il territorio e i cittadini e invece specula sulle loro vite per arricchirsi con i soldi pubblici senza che nessuno faccia niente per porre fine a un simile scempio.E mentre il paese affonda sempre più nel fango e nell'acqua, il governo “considera di riconsiderare la costruzione del ponte sullo stretto”.Le mafie ringraziano, i cittadini no!