LA VOCE DI KAYFA

LA STAMPA PUBBLICA, IL VATICANO TREMA


È da oggi in libreria Via Crucis del giornalista Gianluigi Nuzzi edito da Chiarelettere. Un'inchiesta giornalistica tesa a far luce sui tanti misteri che si annidano in Vaticano, avvalendosi dell'ausilio di una “esplosiva” documentazione di testi e foto fornita al giornalista da ignoti corvi. Anche se, a dire il vero, tanto ignoti non sarebbero visto che, prima ancora che il libro vedesse la luce, la polizia vaticana ha arrestato monsignor Lucio Angelo Vallejo Balda e l'esperta in pubbliche relazioni Francesca Chaouquicon l'accusa di aver diffuso documenti segreti. Ergo, secondo la polizia vaticana, i corvi sarebbero loro.Per scoprire le verità scottanti rivelate dal libro di Nuzzi bisogna ovviamente leggerlo. Così come bisogna leggere l'altro libro, sempre in uscita in questi giorni, che affronta argomenti simili, Avarizia di Emiliano Fittipaldi edito da Feltrinelli.Non è la prima volta che il Vaticano fa quadrato, mettendo le mani avanti al fine di smentire un'inchiesta giornalistica che tende a svelare le magagne, gli scandali sessuali e i meri interessi economici in cui sarebbero coinvolti alcuni suoi illustri esponenti.E non è la prima volta che un libro nato con l'intento di far luce sulle tante ombre che si annidano sul cupolone, ad esempio la morte di Papa Luciani o il rapimento di Emanuela Orlandi, finirebbe con il cadere in sordina in quanto snobbato da quagli stessi media che inizialmente lo avevano pubblicizzato con tanto clamore perché qualcuno dall'alto così vuole.Del resto di misteri foschi è piena la storia bimillenaria della Chiesa: congiure di palazzo, complotti, scandali sessuali, pedofilia e quant'altro.Eppure, nonostante ciò, la Chiesa è sempre lì a dettare legge sulle coscienze degli uomini. Spesso addirittura  a ingerire ufficiosamente nelle questioni di stato, alla faccia dei patti lateranensi che invece glielo impediscono, con il tacito accordo del mondo della politica il quale, così facendo, mette in discussione la laicità dello Stato sancita dalla Costituzione di quello stesso Stato che essi dovrebbero impegnarsi a rispettare e a far rispettare.Quel che sconcerta è che ogni volta che sul soglio di Pietro assurge un Papa che impone la propria autorità affinché la Chiesa interpreti in maniera integrale il messaggio evangelico di povertà e carità diffuso da Cristo, come è il caso di Papa Francesco, accade sempre qualcosa che ne mette in discussione quanto meno la coscienza al punto di indurlo a “dimettersi”, vedi le cause che avrebbero determinato le “dimissioni” di Papa Ratzinger.Nessuno mette in discussione l'autorità spirituale della Chiesa, a patto che prima essa stessa mostri di essere fedele al messaggio di amore e carità di cui è divulgatrice.È difficile dare credito alle prediche di un uomo di chiesa quando lo stesso gira in limousine, porta al polso un Rolex, abita in un appartamento di lusso o in un attico, magia a sbafo e non disdegna i piaceri della carne.Sovviene il dubbio che diversi ecclesiastici non abbiano inteso il significato dell'episidio del Vangelo in cui si narra di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio!