LA VOCE DI KAYFA

VATILEAKS E DOPING, LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA


Siamo sinceri, così come in tanti non si sono stupiti del marcio che si anniderebbe in Vaticano, come risulta dai due libri inchiesta da pochi giorni in libreria - VIA CRUCIS e AVARIZIA, rispettivamente di Gianluigi Nuzzi e Emanuele Fittipaldi –, altrettanto in tanti non si sono affatto stupiti per l'inchiesta sul doping avviata dal CIO nei confronti degli atleti russi, da cui risulterebbe che tutti gli atleti partecipanti alle varie competizioni continentali e mondiali, nessuno escluso, avrebbe fatto uso di doping, con l'ausilio delle autorità russe competenti, falsando i risultati e privando altri atleti delle medaglie. Tutto ciò sarebbe avvenuto addirittura con il tacito consenso del governo di Putin!Stiamo parlando di due fatti di cronaca che possono tranquillamente essere equiparati alla scoperta dell'acqua calda! Sì, perché in tanti, sottoscritto incluso, fino a ieri pensavano in male della Chiesa a causa dei molti prelati dallo stile di vita alquanto “equivoco”, mostrando senza alcun pudore particolare attaccamento ai beni materiali. Sia di molti campioni dello sport, soprattutto dell'est europeo da sempre fucina di atleti da laboratorio come insegna la storia della ex DDR e dell'URSS.Oggi che due libri mettono a nudo l'ipocrisia ecclesiastica, confermando quanto fondati fossero i dubbi di coloro che diffidavano della qualità spirituale di molti uomini di chiesa, e un'inchiesta ufficiale del CIO svela quanto inquinato dal doping sia il mondo dello sport - in questo caso quello sovietico, tramutando in certezze le convinzione di chi è pronto a scommettere che non c'è un solo campione sportivo che non si dopi o non si sia dopato quando era in attività; si presume che perfino la grande Inter di Herrera facesse uso di droga, a rivelarlo in un'intervista fu Ferruccio Mazzola, fratello del più famoso Sandro una delle colonne di quella squadra – queste notizie, per molti versi clamorose, in realtà si riducono davvero alla scoperta dell'acqua calda visto che tutti pensavamo male sia della Chiesa sia dello sport ma non immaginavamo che la realtà superasse di gran lunga la fantasia.Il garantismo vale in ogni ambiente, non solo in politica. I processi alle intenzioni trovano il tempo che trovano e su di essi non si possono accusare le persone screditandole agli occhi del mondo intero.Purtroppo, sempre più spesso, l'agire degli uomini, in particolare di quelli al di sopra di ogni sospetto, dimostra che in molti casi a pensar male si pensa giusto!