LA VOCE DI KAYFA

GIUBILEO, NON SAREBBE MEGLIO RINVIARLO?


Ieri in rete si conversava sull'opportunità di rimandare il Giubileo di qualche mese a causa dell'emergenza terrorismo scoppiata prepotentemente con gli attentati di Parigi del 13 novembre. Una persona che stimo per livello intellettuale sostenne che rinviarlo significherebbe cedere al ricatto psicologico dei terroristi.Essendo io per il rinvio, mi chiese se, come lei, anch'io equiparassi il Giubileo a una partita di calcio. Risposi di sì, al che, giustamente fece, “se non rinviano le partite, perché dovrebbero rinviare il Giubileo?”. La risposta mi sembrò adeguata.Dopo il rinvio di ieri sera delle partite di calcio Germania-Olanda e Belgio-Spagna per minacce concrete, continuando a ragionare con lo stesso termine di paragone, più di prima penso che il Giubileo vada rinviato in modo da consentire ai servizi di sicurezza di pianificare un piano di protezione adeguato all'evento.Uno stadio è un luogo circoscritto, per cui più facilmente controllabile rispetto a una piazza enorme come quella di San Pietro con infiniti varchi che vi si diramano dalle vie adiacenti. Inoltre mentre una partita di calcio si svolge in una data distinta e in luogo ben definito, limitando dunque l'attenzione delle forze dell'ordine, le celebrazioni del Giubileo si svolgeranno in più luoghi di Roma e in tutte le diocesi di Italia in date diverse, rendendo molto più complesso il sistema di sicurezza.Le autorità ecclesiastiche, contrarie al rinvio, sostengono che non si può cedere alle minacce dei terroristi. Aggiungendo a forza delle proprie ragioni che l'evento verrà esteso anche gli islamici.Con quale ragionevole ambizione auspicano ciò, non saprei.Il Giubileo è un evento che riguarda esclusivamente i cristiani. Così come le varie celebrazioni islamiche unicamente i seguaci di Maometto e di Allah!Seppure un cristiano partecipasse per spirito tolleranza e di fratellanza a una celebrazione islamica, difficilmente credo farebbe altrettanto un musulmano per il quale i simboli religiosi e tutte le altre dottrine che non siano l'Islam sono un offesa a Allah!Se per caso, come è successo ieri a Hannover e Bruxelles con conseguente annullamento delle partite, venisse rilevata una minaccia concreta durante il Giubileo si riuscirebbe in maniera altrettanto ordinata a far defluire la massa di fedeli da PiAzza San Pieto O a individuare in tempo il luogo esatto cui i terroristi colpirebbero?È comprensibile che in un momento come questo in cui la propria credibilità è minata dalle rivelazioni dei libri inchiesta di Nuzzi e Fittipaldi che mettono a nudo gli intrallazzi finanziari di alcuni alti porporati che con i soldi destinati ai poveri si sono arricchiti, la Chiesa cerchi di recuperare credibilità facendosi paladina a ogni costo di un evento che potrebbe riabilitarla agli occhi dei fedeli cancellando dalla mente dei più gli scandali in corso.Ma in un momento di emergenza simile, non sarebbe meglio prima di tutto tutelare l'incolumità dei pellegrini e, nello stesso tempo, rendere meno stressante il lavoro dei servizi di intelligence e delle forze dell'ordine che, data l'eccezionalità dell'emergenza in corso, già sono sotto pressione, rinviando di qualche mese l'evento?Che la Santa Sede a Roma sia nel mirino dell'ISIS, lo sappiamo da tempo. Ieri in un nuovo proclama video lo stato islamico ha ribadito la propria intenzione di essere pronto a colpire Roma.A questo punto, al di là di tutte le ragionevoli motivazioni secondo cui non bisogna cedere al ricatto di chi vuole condizionare la nostra vita con il terrore, considerata l'efficiente follia dei terroristi disposti a sacrificarsi in nome di Allah pur di seminare distruzione e morte, non sarebbe meglio anteporre la prudenza alla sfida e rinviare di qualche mese il Giubileo?Dio non si offenderebbe. Capirebbe e, probabilmente, approverebbe!