LA VOCE DI KAYFA

LUIGINO D'ANGELO, PERSONAGGIO DELL'ANNO


È abitudine radicata dei mass media di tutto il mondo, seguendo l'esempio del settimanale americano TIME che la inaugurò nel 1927, eleggere alla vigilia di capodanno il personaggio che più si sarebbe distinto nel corso dell'anno solare che sta per concludersi, influenzando nel bene o nel male, i destini del mondo, di una nazione, di una città, di una comunità sociale.Per quanto mi riguarda, se dovessi scegliere chi eleggere come personaggio del 2015 per quanto riguarda l'Italia, la scelta ricadrebbe su Luigino D'Angelo il pensionato di Civitavecchia suicidatosi il 28 di novembre per aver perso 100 mila euro, i risparmi di una vita, investi in azioni subordinate di Banca Etruria, a seguito del decreto “salva banche” varato dal governo il 22 di novembre per salvare quattro istituti di credito dal fallimento: Banche Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara.Il decreto prevede la separazione della parte sana della banca, rappresentata dai depositi dei clienti, da quella problematica che “riguarda le obbligazioni subordinate, quelle che consentono agli investitori maggiori e più rapidi guadagni ma che sono allo stesso tempo le più rischiose”. In pratica il salvataggio del governo inizialmente prevedeva di rimborsare solo i depositi, azzerando le obbligazioni subordinate non rimborsando chi vi aveva investito tra cui Luigino.Le rogne per il governo e per tutto il sistema bancario sono scoppiate quando il 9 di dicembre Etruria News ha associato il gesto di Luigino al decreto salva banche.Forte è la sensazione che se Luigino non si fosse ucciso, molto probabilmente il salvataggio delle banche previsto dal governo, con conseguente perdita degli obbligazionisti dei loro risparmi, sarebbe passato in sordina.Viceversa l'estremo gesto del povero pensionato, che si sentiva truffato sia dalla banca che dallo Stato - unitamente al coraggio di una rivista locale on line che ne ha parlato, a differenza dei grandi giornali nazionali che ne hanno taciuto forse perché allineati con il sistema - ha provocato una rivoluzione tra gli investitori; obbligando il governo a correre ai ripari, cercando di far recuperare almeno una parte dei propri soldi anche a chi aveva effettuato un investimento a alto rischio, com'è appunto quello delle azioni subordinate, e dunque in caso di crac della banca avrebbe perso tutto.Del resto che probabilmente Luigino e tanti altri piccoli investitori come lui fossero vittime di una truffa risultava evidente dalle testimonianze di alcuni investitori, i quali denunciavano di aver avuto garanzie diverse da quelle che realmente tali investimenti prevedevano, o addirittura dalle dichiarazioni di ex operatori bancari che ammettevano di essere indotti dalla banca a proporre ai clienti investimenti a alto rischio, facendoli passare per operazioni a basso rischio, sotto la minaccia che se non lo avessero fatto rischiavano il posto di lavoro.In virtù di ciò come non eleggere per l'Italia quale personaggio dell'anno Luigino D'Angelo quando è evidente che il suo sacrificio ha smosso l'omertoso silenzio con cui si stava cercando di coprire il fallimento di Banca Etruria e delle altre tre banche, salvandole a scapito della “povera gente” indotta in maniera truffaldina a investire i risparmi di una vita in “spazzatura” che funzionari disonesti o ricattati facevano passare per la gallina dalle uova d'oro?