LA VOCE DI KAYFA

POZZUOLI, TORNA LO SPETTRO DELLA CAMORRA AL COMUNE


A seguito del terremoto giudiziario che da mercoledì scorso si è abbattuto sul Comune di Pozzuoli – su mandato dell'antimafia di Napoli i carabinieri hanno eseguito perquisizioni negli uffici comunali al Rione Toiano, inclusi quelli locati nella palazzina del Sindaco, e in quelli del Comando dei vigili urbani. Al momento risultano indagati un dirigente e un funzionario dell'ufficio tecnico al quale viene contestata l'associazione per delinquere - un profondo sentimento di scoramento accomuna buona parte della popolazione, compresa quella politicamente non affine all'attuale amministrazione.Per quanto non si possano nutrire simpatie politiche per la maggioranza che governa il capoluogo flegreo, sarebbe disonesto non riconoscere al Sindaco Figliolia il merito di aver avviato un restyling urbano capace di rendere più vivibile la città.Di conseguenza forte è il timore che a seguito dell'inchiesta in corso tutto si fermi e Pozzuoli torni lentamente alle condizioni di degrado degli anni passati.Così come altrettanto forte è il sospetto che, dopo il commissariamento del 2005 a seguito dello scioglimento della giunta di allora per infiltrazioni camorristiche, la città possa nuovamente subire un simile oltraggio.A far temere il peggio è un'intercettazione telefonica in possesso degli inquirenti in cui, parlando tra di loro in riferimento al Comune di Pozzuoli, un camorrista dice all'altro “Ngopp' u' Comùn 'a cummannàmm nuje, sapìmm arò amma ì” (Al comune comandiamo noi, sappiamo dove andare).Seppure la frase vada contestualizzata – a mio avviso è prematuro appellarvisi per chiedere in blocco le dimissioni della giunta - di certo essa inquieta non poco. Inducendo i cittadini a domandarsi come possa essere possibile che in un comune già in passato oggetto di infiltrazioni mafiose possa nuovamente essersi ripetuta una simile ignominia.Chi doveva controllare che ciò non si ripetesse dove era, cosa faceva?Nell'attesa di conoscere gli sviluppi dell'inchiesta, confidando che gli indagati possano dimostrare la loro assoluta estraneità alle accuse in oggetto, ai cittadini resta l'amarezza per un rinascimento puteolano che rischia di realizzarsi a metà.A spaventarli è l'altra metà che ne deriverebbe!