LA VOCE DI KAYFA

UTERO IN AFFITTO, FORZIAMO LA NATURA?


Così come non ho alcuna reticenza nell’accettare che due persone dello stesso sesso che si amano possano convolare a nozze usufruendo degli stessi diritti civili delle coppie etero, ho invece non poche perplessità nel consentire loro l’adozione di un bambino o addirittura metterne al mondo uno mediante la maternità surrogata – pagare una donna affinché metta a disposizione il proprio grembo per ingravidarlo con il seme di uno dei coniugi della coppia gay, portare avanti la gravidanza e, una volta nato il bimbo, disfarsene consegnandolo a chi l’aveva “comprata” per ciò.La mia posizione, che a molti apparirà quanto meno retrograda e probabilmente mi attirerà addosso le invettive di coloro che la pensano in maniera opposta, non è frutto di una presa di posizione “a prescindere” bensì nasce dalla convinzione, supportata dai fatti, che ogni qualvolta l’uomo ha voluto imporsi alla natura sovvertendone le leggi per imporre le proprie ragioni con l’avallo della scienza, puntualmente la natura si è rivalsa sull’uomo tornando a impossessarsi di ciò che le era stato di diritto con la “forza”.Mi riferisco non solo ai disastri idrogeologici che ogni anno dilaniano il mondo, conseguenze del disboscamento selvaggio compiuto dall’uomo per costruire strade chilometriche - come sta avvenendo in amazzonia dove il disboscamento indiscriminato della foresta amazzonica è una delle cause principali del cambiamento climatico in corso su pianeta che non pochi problemi sta creando all’uomo - o edificare in maniera indiscriminata, con la complicità delle autorità locali, laddove non si potrebbe costruire nemmeno una baracca per via della presenza di fiumi o ruscelli le cui piene, alimentate dall’incuria umana, fanno tabula rasa trascinando con se ogni cosa si frapponga alla furia delle acque. Mi riferisco soprattutto ai tanti esperimenti scientifici che, compiuti in buona fede da quanti vedono nella scienza una grande opportunità di crescita per l’umanità, una volta che passano nelle mani di chi, essendo senza scrupoli, ha l’unico obiettivo di arricchirsi, diventano un pericolo per l’umanità (il rapimento di bambini e adulti in zone povere del mondo per espiantare loro gli organi per poi rimetterli sul mercato dei trapianti come se fossero pezzi di ricambio di una macchina è una piaga di cui poco si parla ma che esiste!)Per quanto riguarda le adozioni alle coppie gay la mia contrarietà nasce dalla convinzione che, così facendo, si  altera un principio naturale. La natura ci  insegna che per mettere al mondo un figlio occorrono un  padre e una madre, un maschio e una femmina.Se due persone dello stesso sesso si amano hanno tutta la mia stima e rispetto.Ma la loro pretesa di adottare un figlio, o addirittura di metterne al modo uno affittando un utero, per quanto mi riguarda, la vedo come un posizione egoistica in quanto pur di appagare un bisogno personale non ci si fa scrupoli di sovvertire le leggi naturali.Non discuto il principio, sostenuto da molti favorevoli alle adozioni da parte delle coppie omosessuali, che una coppia di genitori gay o lesbiche possa rivelarsi migliore di tante coppie di genitori etero.Tuttavia, convinto come sono che, prima delle ragioni della politica, esistono quelle dei bambini, penso che ogni bambino ha diritto a avere un padre e a una madre naturali.Su questo la natura non transige, checché ne dicano i politici, esimi psicologi, sociologi e antropologi!