LA VOCE DI KAYFA

REFERENDUM, 15 MILIONI DI ITALIANI SON DESTI. RENZI TREMA


Hanno poco da stare allegri Renzi e i suoi. Malgrado il referendum sulle trivellazioni marine non abbia superato il quorum - rendendo inutile la vittoria dei circa 13 milioni di italiani che hanno votato Sì dicendosi contrari a che le piattaforme all'interno delle 12 miglia marine continuino a estrarre petrolio e gas fino a esaurimento dei giacimenti anziché alla scadenza delle concessioni – il fatto che ieri alle urne si siano recati il 30% degli aventi diritto al voto, disattendendo alle esortazioni di astensioni dal voto del Premier e del Presidente Emerito Napolitano per i quali il voto referendario era “inutile” o “pretestuoso”, è un segnale forte; un vero e proprio campanello di allarme in vista del referendum di ottobre per l'approvazione o meno della riforma costituzionale varata dalla Boschi.Non è affatto improbabile che dietro l'apparente soddisfazione manifestata dal Premier per il mancato raggiungimento del quorum non si celi il timore che il referendum di ottobre possa riservare grosse sorprese in negativo per l'esecutivo.La fondatezza che tra Renzi e i suoi sostenitori serpeggi questo timore è data dal fatto che molti fautori della riforma costituzionale – vedi Eugenio Scalfari ieri su Repubblica – inizino a lamentarsi sempre di più che anche per il referendum costituzionale non sia previsto il quorum; quasi presagiscano che a ottobre, contrariamente all'ottimismo espresso dal Premier, alle urne si recherà la maggioranza di coloro cui Renzi è inviso per fargli lo sgambetto, bocciandogli la riforma; mettendolo con le spalle al muro.Il fatto che ieri, nonostante l'alta l'astensione, 15 milioni di italiani si sono recati a votare – 13 milioni per dire no alle trivellazioni votando Sì, 2 milioni per dire sì votando No; compatti hanno detto che, seppure a favore o contrari alle trivelle, sono favorevoli affinché i cittadini non vengano privati della facoltà di partecipare attivamente alla storia del paese mediante il voto referendario – è un chiaro segnale che nel paese una grossa fetta di italiani non vuole asservirsi passivamente al capo di turno bensì vuole svolgere a pieno titolo la funzione attiva contemplata dal termine cittadino.I cittadini già si sono stati defraudati, prima con il Porcellum e ora con l'Italicum, della facoltà di scegliere i propri candidati in Parlamento votando solo il simbolo del partito; lasciando alle segreterie di decidere chi deve sedere alla Camera e al Senato.PrIvandoli di esprimere liberamente le proprie preferenze sulle politiche nazionali attraverso il referendum, esortandoli a astenersi dal recarsi a votare, un Premier non commette solo un reato ma palesa un'incontrovertibile, seppure velata, tendenza autoritaria. Oserei dire dittatoriale.Ed ciò che dovrebbe preoccupare di più!