LA VOCE DI KAYFA

RENZI ROTTAMA SE STESSO


L'ossessione con cui i partiti di vecchi stampo, Pd in testa, stanno scavando nel passato di Virginia Raggi, candidata del M5S a sindaco di Roma, per trovare delle ombre e renderle pubbliche al fine di screditarla agli occhi dell'opinione pubblica, è la conferma che la Raggi ha ottime possibilità di vincere.Ed è probabile che sia quest'ossessione a indurre i partititi di vecchio stampo, Pd in testa, a preoccuparsi della pagliuzza nell'occhio del vicino anziché della trave che sta nel proprio.Le ultime inchieste giudiziarie su presunti comitati d'affari politico/imprenditoriali - inchiesta Tempa Rossa che ha portato alle dimissioni dell'ex Ministro Guidi, con l'indiretto coinvolgimento del Ministro Boschi, già sotto i riflettori per lo scandalo Banca Etruria in cui è indagato il padre –; le inchieste della Dda di Napoli sui presunti rapporti politica/mafia che ieri ha costretto Stefano Graziano Presidente del Pd campano a auto-sospendersi dall'incarico perché accusato di concorso esterno in associazione mafiosa; nonché tutta una serie di indagini sparse sulla penisola dove rappresentanti del Pd risultano indagati a vario titolo; unitamente allo scioglimento del comune di Brescello in Emilia Romagna per infiltrazioni mafiose, la dice lunga su quale sia in queste ore lo stato d'animo di Renzi & C.Soprattutto a pochi giorni dalle amministrative e a pochi mesi dal referendum sulla riforma costituzionale targata Boschi che, contrariamente a quanto sperava il Premier, non è affatto scontato passi visto l'esito di quello sulle trivelle di due settimane fa dove, malgrado i proclami governativi per l'astensione, pur non raggiungendo il quorum, oltre 15 milioni di italiani sono andati a votare e 13 milioni hanno votato no alle trivelle, mettendo in fibrillazione il Palazzo sull'esito di quello di ottobre visto che per approvare o meno la modifica costituzionale non occorre il raggiungimento del quorum.Se a tutto ciò aggiungiamo il riaccendersi dello scontro tra politica e magistratura - a seguito delle dichiarazioni del Presidente dell'Anm Davigo secondo cui i politici “continuano a rubare ma non si vergognano più” al quale ha risposto piccato Renzi in aula denunciando “barbarie giustizialismo” - e la volontà della politica di limitare la pubblicazione delle intercettazioni, seppure una legge già esiste e andrebbe solo applicata, - è evidente che il Premier/Segretario teme che le varie inchieste in corso dove sono coinvolti rappresentanti del proprio partito potrebbe influire negativamente sulle sorti del governo e del Pd a livello elettorale.In questa logica vanno letti i ripetuti attacchi del Pd alla Raggi e al M5S. Ultimo quello di ieri sera a Otto e Mezzo dove Fabrizio Barca, illustre membro del Pd romano, ha cercato di sminuire la candidata grillina, dichiarando di non sapere chi fosse. Facendo poi riferimento alla vicenda Quarto - finora unico caso in cui un amministrazione pentastellata è stata coinvolta in vicende di camorra, seppure il sindaco Rosa Capuozzo, ex M5S, è risultato essere parte lesa; tant'è che oggi continua a amministrare il comune flegreo con una lista autonoma e con l'appoggio di quelle stesse forze che all'origine era all'opposizione - per dimostrare che anche il M5S non è scevro da colpe e dunque non può definirsi paladino delle legalità.Man mano che si avvicinano le scadenze elettorali si ha come la sensazione che Renzi e i suoi, presagendo l'approssimarsi di una inattesa disfatta politica, invochino il garantismo, così come era solito fare Berlusconi all'epoca dei suoi governi e delle inchieste che lo riguardavano, non rendendosi conto che, così facendo, ripropongono al paese un film trito e ritrito di un'epoca che in tanti vorrebbero dimenticare.In politica le repliche sanno di presa in giro. Soprattutto se a allestirle è chi dichiarava di voler rottamare il passato per offrire al paese una nuova era fatta di efficienza e giustizia.Se Renzi e i suoi avessero profuso lo stesso impegno con cui stanno scavando nel passato della Raggi per selezionare i candidati del Pd, a quest'ora nel Nazareno l'aria non sarebbe tanto pesante qual è!