LA VOCE DI KAYFA

DE MAGISTRIS-RENZI, TRA FORMA E SOSTANZA


Inaugurando la propria campagna elettorale alle amministrative di giugno, Luigi De Magistris, sindaco uscente di Napoli, ha sorpreso tutti per la forma colorita e, in alcuni punti, addirittura violenta con cui dal palco si è rivolto direttamente al Premier Renzi, dichiarando testualmente “Renzi ti devi cacare sotto”. Per poi continuare, rivolgendosi ai presenti, “per me ci vuole il piombo fuso. Possono uccidere me non tutti voi”.Parole forti, non c'è che dire. Soprattutto se pronunciate da chi non è né uno sprovveduto né tanto meno uno stupido.Di conseguenza è ipotizzabile che l'uso di un linguaggio a lui inusuale - più conforme a Grillo per intenderci - sia stato opportunamente voluto da De Magistris per obbligare i media, quasi tutti filo-governativi, a non sottacere sull'apertura della propria campagna elettorale, al fine di ottenere quella visibilità che diversamente gli sarebbe stata negata.Nel contempo approfittandone per inviare tra le righe un messaggio la cui sostanza è nota solo al mittente e al destinatario.Non correndo buon sangue tra il sindaco e il Capo del governo - soprattutto dopo la scelta di quest'ultimo di estromettere il Comune dalla gestione della bonifica dell'ex area Italsider, commissariandola -, è ipotizzabile che, attraverso la forma discutibile delle parole, il Sindaco abbia voluto inviare un messaggio chiaro ma criptato, decodificabile solo da Renzi e dai suoi.Ieri sera a Otto e Mezzo lo storico Paolo Mieli, commentando le parole del sindaco di Napoli, dopo averne stigmatizzato la forma, ha ammesso di non aver capito il motivo per cui Renzi se la debba fare sotto, auspicando che qualche giornalista chieda chiarimenti al sindaco, (video a partire dal minuto 20:50 fino al minuto 21:54)Sarà pur vero, come ha poi dichiarato De Magistris rispondendo a Renzi che aveva definito indegne le sue parole, che durante un comizio si possono utilizzare toni forti.Sia chiaro, qui nessuno ha intenzione di fare dietrologia.Ma la sensazione che in molti hanno suscitato le affermazioni del sindaco è stata proprio quella di chi approfitta dell'occasione pubblica per lanciare segnali mirati a terzi.In questo caso a Renzi!