LA VOCE DI KAYFA

DELITTO SARA: I TESTIMONI VITTIME DELLA SOCIETA'


Nell'atroce omicidio di Sara Di Pietroantonio, la studentessa romana strangolata e poi bruciata con l'alcol dall'ex fidanzato che non riusciva a accettare l'idea di essere stato lasciato, le vittime sono più di una.Quella ufficiale è la povera ragazza uccisa. Ma vittime sono anche i due testimoni che, passando dì lì, l'avevano vista litigare con l'ex. In particolare il diciottenne che, accompagnando la propria ragazza a casa, aveva assistito al litigio nei pressi di quella stessa auto che, rientrando poi a casa, aveva poi visto bruciare senza preoccuparsi di avvisare le forze dell'ordine o i vigili del fuoco.Non appena si è diffusa la voce che più di una persona aveva assistito al litigio e all'incendio dell'auto senza però lanciare alcun allarme, subito è iniziato il tiro al bersaglio nei confronti dei due testimoni, definendoli vigliacchi o peggio.Possibile che a nessuno di quei tanti che, senza pensarci su una volta, hanno puntato l'indice contro i testimoni, a loro occhi rei di pusillanimità, sia venuto in mente che quell'apparente atteggiamento di vigliaccheria fosse in realtà conseguenza della tragica consapevolezza, non solo dei due testimoni, che viviamo in una società dove spesso i delinquenti si travestono da vittime per indurre i malcapitati di turno a soccorrerli per poi rapinarli o peggio?Certo, il diciottenne che aveva visto l'auto bruciare avrebbe potuto almeno telefonare alle forze dell'ordine segnalando l'anomalia; così come avrebbe potuto fare l'altro per avvertire del litigio cui aveva assistito.Ma chi di noi, imbattendosi in due fidanzati che litigano, seppure animatamente, pensa di telefonare alla polizia o ai carabinieri?Purtroppo viviamo in una società talmente ambigua dove è così difficile distinguere il vero dal falso che, alla fine, in molti matura la certezza che, trovandosi al cospetto di un presunto crimine, è meglio farsi i fatti propri; magari voltando la faccia dalle parte opposta, anziché intervenire.Questo perché le leggi italiane hanno l'amara parvenza di tutelare i criminali e non le persone oneste o chi si schiera a tutela dei poveri e dei bisognosi.Sara è stata uccisa da un folle che non accettava una realtà esistenziale da molti rinnegata, l'amore non dura in eterno!I due testimoni che sono defilati, pur vedendo un ragazzo malmenare una ragazza, hanno pensato bene di proseguire come se nulla fosse, forse temendo che se si fossero fermati sarebbero incappati in una coppia di rapinatori intenta a inscenare un litigio nella speranza che qualcuno intervenisse per poi renderlo vittima del proprio misfatto.Un po' come accade con i finti incidenti d'auto: ti tamponano o ti segnalano un anomalia alla tua auto; ti fermi,per controllare e ti fanno la festa.Di casi simili la cronaca è piena.Con criterio, vivendo in una società in cui il male si traveste da vittima per poi colpire, si può imputare di vigliaccheria due ragazzi solo perché, al cospetto di un litigio, non si sono fermati pensando fosse meglio farsi i fatti loro?La loro non è stata indifferenza o, peggio vigliaccheria. La loro è stata paura!La povera Sara è la vittima fisica di questo atroce delitto.I due testimoni le vittime morali di una società dove i valori sono stati ormai stravolti al punto da infondere in molti la convinzione che farsi gli affari propri è l'unico mezzo per non finire a loro volta vittime dei delinquenti o, addirittura, non avere rogne con la giustizia!