LA VOCE DI KAYFA

TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA, È FESTA PER GLI SCIACALLI


Questa mattina, appena ho saputo del terremoto che questa notte ha devastato il centro Italia, in particolare l'alto Lazio radendo al suolo il comune di Amatrice e zone limitrofe, non ho potuto fare a meno di chiedermi “chissà quanti sciacalli, saputo del terremoto, come fu per quello dell'Aquila, si saranno telefonati ridendo per festeggiare gli affari che ne trarranno dalla ricostruzione!”Dispiace dirlo ma, abituati come siamo al malaffare dilagante in Italia frutto del cinismo di molti politici e costruttori che non si fanno scrupoli di stringere affari con la malavita per speculare sulle altrui disgrazie pur di arricchirsi – l'inchiesta mafia capitale è uno degli ultimi esempi più eclatanti di questa commistione politico/affaristico/mafiosa – e allo spettro della città de L'Aquila e di altri paesi colpiti dal terremoto del 2009 che, a tutt'oggi, malgrado gli impegni dell'allora Premier Berlusconi e dei suoi successori, Monti/Letta/Renzi, per una ricostruzione rapida, sono ridotte a un ammasso di macerie o poco meno, riesce impossibile non immaginare che anche il terremoto di questa notte non diventi motivo di festa per molti imprenditori del settore edile in combutta con la politica.Speriamo che la triste esperienza aquilana, unitamente a quella delle alluvioni dove in alcuni casi gli argini dei fiumi furono rinforzati con il polistirolo per risparmiare sul materiale di costruzione e quindi andati in frantumi con una nuova ondata di maltempo facendo sì che l'acqua tornasse a inondare case e strade, apra la mente e gli occhi ai nostri governanti affinché anche questa ennesima catastrofe non si trasformi in un banchetto per i soliti “amici” e per “gli amici degli amici”!Speriamo che i promotori per il Sì al referendum costituzionale non sfruttino il terremoto di quersta notte sostenendo che votando Sì si garantirà una rapida ricostruzione post terremoto.In molti casi i nostri politici ci hanno talmente abituati al peggio del peggio che è impossibile non pensare che in vista del referendum di novembre, madre di tutte le battaglie per Renzi e il suo governoi, a qualcuno non venga in mente di sparare una simile affermazione strumentale dopo quella del Ministro Boschi che votando sì al referendum si sconfigge il terrorismo.Per rispetto delle vittime del terremoto e dei superstiti che hanno perso tutto, speriamo che i nostri governanti e politicanti ci risparmino l'ennesimo teatrino di affermazioni  eclatanti e le solite passarelle sul luogo del disastro.Alle parole e alle immagine ad effetto facciano i seguire i fatti e poi ne riparliamo!