LA VOCE DI KAYFA

DOPO NAPOLI, FALLISCE ANCHE LA MARATONA DI SALERNO


La cancellazione della maratona di Salerno, prevista il prossimo 13 novembre, per motivi di ordine pubblico e rinviata a data da destinarsi, è l'ennesimo schiaffo al movimento podistico campano - dopo l'annullamento di quella di Napoli, in calendario il 28 febbraio scorso, anche questa annullata per motivi di ordine pubblico - da parte di organizzatori superficiali che, malgrado si sappia da febbraio che a Salerno ci sarebbe stata entro la fine dell'anno la maratona luci d'autore, oltre a non essere stati in grado di organizzarla, al momento non hanno nemmeno avuto il buon gusto di far conoscere quali sarebbero questi gravi motivi di ordini pubblico e come devono fare quanti vi si erano già iscritti per chiedere il rimborso delle quote versate.Almeno a Napoli si concesse la possibilità agli iscritti alla maratona, in verità pochini, di gareggiare gratuitamente alla 21 km sempre prevista per quel giorno.Viceversa per il momento da Salerno non giunge alcun tipo di comunicazione che quanti dovevano partecipare alla maratona potranno optare, se vogliono, alla mezza maratona che si terrà sempre a Salerno il 23 di ottobre.Due debacle organizzative in meno di un anno per lo stesso avvenimento, seppure da svolgersi in due diverse città ma nella stessa regione, sono un chiaro segnale di incapacità da parte di chi dovrebbe rappresentare il movimento podistico campano.Se le responsabilità di quest'ennesimo fallimento debbano attribuirsi alla FIDAL, alla Regione o al Comune di Salerno non sta a me dirlo.Da runner che stava preparandosi per la maratona di Salerno, personalmente ritengo inammissibile che in una regione dove si organizzano eventi podistici di livello nazionale e internazionale come la 10 e la 21 km di Telese, la 21Km di Agropoli, la MOHM a Napoli, la Reggia-Reggia a Caserta, la Coast to Coast 21 e 42 km tra Sorrento e Positano - la 42km Coast to Coast è davvero massacrante seppur affascinante - e altre importanti gare da 10km a livello ragionale, non si riesca a organizzare una maratona degna di una grande regione come la Campania, caratterizzata da un nutrito movimento podistico.Possibile che i runners campani desiderosi di cimentarsi in una 42 debbano “emigrare” a Roma, Firenze, Milano o addirittura all'estero per appagare la propria voglia di competere sulla lunga distanza gareggiando prima di tutto contro se stessi?Ancora una volta la Campania ha perso una grossa opportunità per dimostrare di non essere seconda a nessuno!A quando in questa regione si riuscirà finalmente a organizzare una maratona come si deve? Quando il compito di allestirla verrà affidato a persone serie e competenti anziché a chi dà l'impressione di fregarsene dei sacrifici che fanno gli atleti per prepararsi a un evento impegnativo del genere? Chi li risarcirà degli sforzi fatti economicamente, fisicamente e moralmente?Mentre la Campania continua a mostrare enormi falle nell'organizzazione autonoma di grossi eventi sportivi di podismo su strada, altre regioni e città italiane si apprestano a celebrare l'ennesima maratona che non è solo un "semplice" evento sportivo ma rappresenta un forte traino per il turismo e dunque un ottimo elemento di crescita economica per un'intera realtà locale!