LA VOCE DI KAYFA

RENZI-DE LUCA: IL FINE GIUSTIFICA IL MEZZO


A meno di due settimane dal referendum per l'approvazione della riforma costituzionale, con i sondaggi che danno iL No in netto vantaggio sul Sì - se l'esisto elettorale li rispecchiasse, la riforma verrebbe bocciata e presumibilmente Renzi sarebbe costretto a dimettersi dato che, per sua stessa ammissione, non ha intenzione di galleggiare – non sorprende che il Presidente del Consiglio, a pochi giorni dal voto, eviti ulteriori rogne e getti acqua sul fuoco sull'ennesimo incendio alimentato dalle dichiarazione offensive su Rosy Bindi del Presidente della Campania Vincenzo De Luca e sull'audio in cui lo stesso De Luca esorta 300 sindaci ad attuare una politica clientelare pur di indurre i propri cittadini ad andare votare in massa per il Sì, citando a esempio di perfetta politica clientelare il sindaco di Agropoli Franco Alfieri.dall'audio si evince che vincendo il Sì il Governo  manderebbe una pioggia di soldi, viceversa quei soldi necessari per le tante situazioni da sanare in Campania  rimarrebbero un miraggio.Un po' come lasciò intendere il Ministro Boschi , l'intestatari della riforma, durante la campagna elettorale per le amministrative a Torino in cui senza mezzi termini disse che "se vince l'Appendino, (candidata del M5S), Torino perde i 250 milioni stanziati dal governo per il parco della salute".Anziché condannare l'esortazione di De Luca, Renzi, pur ammettendo di non condividerne il modo di fare politica, gli riconosce il merito di aver amministrato egregiamente Salerno tanto che, a suo dire, se tutti gli amministratori locali del sud facessero come De Luca, il PIL crescerebbe di un punto in più in percentuale.Seppure non condivisibili, sono comprensibili le ragioni per cui Renzi tende a stemperare la polemica De Luca, cercando di accreditarle risvolti positivi.Quel che mi lascia perplesso è che, così facendo, l'atteggiamento etico che dovrebbe caratterizzare chiunque fa politica, come stabilisce l'Articolo 54 della Costituzione, va a farsi benedire. A meno che la riforma Boschi non contempli tra l'altro l'abolizione o addirittura la modifica anche di quest'aspetto!Che pur di vincere Renzi tenda a tirare quanta più acqua può al proprio mulino, è normale.Il problema è se tira a sé acqua inquinata e acqua potabile non c'è il rischio che tutta l'acqua si inquini?A quel punto che idea si faranno il cittadini della politica visto che attualmente l'opinione che ne hanno è pessima!? Appoggiando chi attua una politica clientelare non si rischia di aumentarne ancora di più il disgusto?Renzi sostiene che a sostenere il No sono tutti coloro che dal cambiamento hanno solo da perdere, appartenendo al vecchio modo di fare politica che includeva per l'appunto anche il clientelismo, soprattutto al sud.Bene, sostenendo De Luca e il suo clientelismo, Renzi non dimostra di appartenere a sua volta a quel mondo, anziché d'essere schierato, come dice, per il cambiamento?A chi conviene questo gioco al ribasso? Di certo né ai cittadini né all'immagine della nazione!E forse nemmeno a quella di Renzi e del Pd.Ma, pur di vincere al referendum, il Presidente del Consiglio, nonché Segretario del Pd, sembra non farsi alcuno scrupolo, e di gradire, se arrivassero, i 4 mila voti per il Sì prospettati da De Luca nell'audio incriminato.È proprio vero, il fine giustifica il mezzo!