LA VOCE DI KAYFA

AMMNISTRATIVE 2017: É DAVVERO DISFATTA GRILLINA?


All'indomani delle elezioni europee del 2014, il cui esito sancì il doppiaggio del Pd nei confronti del M5S con il 40,8% rispetto al 21,16%, un gongolante Matteo Renzi, unitamente ai leader degli altri partiti di vecchio stampo, non ebbe dubbi nell'affermare che la meteora grillina si stava lentamente spegnendo.A smentirlo fu l'esito imprevisto e traumatico delle amministrative del 2016 dove il M5S si aggiudicò i comuni di Roma e Torino, vincendo quasi tutti i ballottaggi, assestando una mazzata al Pd senza precedenti.Dopo l'esito delle amministrative di ieri dove il vero sconfitto è il M5S, che non solo non riesce ad andare al ballottaggio nei 25 capoluoghi in cui si votava, tra cui Genova città di Grillo, ma vi riesce solo in 8 comuni su 140, è plausibile che la debacle grillina alimenti gli entusiasmi di tutti gli altri partiti, Pd in testa seppure il vero vincitore di questa tornata elettorale è il centrodestra compatto.O sarebbe meglio dire Silvio Berlusconi, quello stesso Berlusconi che secondo il boss mafioso Graviano, intercettato 2016 nel carcere di Ascoli Piceno mentre parlava con il camorrista Umberto Adinolfi, sarebbe il possibile mandante delle stragi del 93 per spianarsi politicamente la discesa campo.Mentre le parole di Graviano sono del tutto taciute dai media nazionali, esclusa qualche pecora nera de Il Fatto Quotidiano, le prima pagine di tutti i grandi giornali e telegiornali danno ampio spazio alla mazzata grillina e alla rivalsa politica del centrodestra.Che il M5S fosse inviso alla stragrande maggioranza dei media nazionali non lo scopriamo certo ora. Quello che stupisce è l'entusiasmo dilagante per la sconfitta di Grillo & c. da destra a sinistra passando per il centro, quasi che in Italia esistesse un unico partito, il partito della nazione.È fuori discussione che grillo & c. debbano riflettere sull'esito del voto; chiedersi il perché di questa sonora batosta; magari domandarsi perché l'espulso Pizzarotti a Parma vada al ballottaggio contro il candidato del centrosinistra mentre il M5S ha preso meno di 2500 voti.L'esito del voto di ieri è la conferma che qualcosa a livello di comunicazione nel M5S va rivisto. Nello stesso tempo il risultato non deve essere né enfatizzato né estremizzato più del dovuto in quanto, trattandosi di votazioni locali, è normale che gli elettori, all'atto in cui devono votare il rinnovo del consiglio comunale, tendano a favorire chi ha svolto dignitosamente il proprio lavoro nella passata amministrazione o chi conoscono bene.Se a ciò aggiungiamo una uniforme informazione finalizzata a screditare il M5S, tacendo sulle pecche e disgrazie altrui, non c'è da stupirsi se alla fine l'esito del voto sia quello che conosciamo.Ma gridare vittoria come se “l'orso” lo si fosse ucciso anziché solo ferito è pericoloso.Non si può infatti escludere che alle prossime politiche non avvenga quanto avvenne alle amministrative del 2016 ossia che dopo la sonora sconfitta delle europee, il M5S sbancò alle successive amministrative mandando in tilt i piani di quanti già pregustavano di fare affari con le olimpiadi di Roma e invece l'avvento del sindaco Raggi che disse no alla candidatura della capitale ai giochi per salvaguardare i conti pubblici, lasciò all'asciutto l'appetito di tanti.Dopo il voto di ieri, sembra che Renzi già scalpita per andare a elezioni anticipate a novembre per sfruttare l'effetto negativo che sembra essersi abbattuto sui grillini.Eppure dopo l'esperienza delle europee del 2014 l'ex Premier dovrebbe mostrarsi più cauto e fare gli scongiuri, anziché esultare come se avesse già vinto: errare humanum est, perseverare autem diabulicum!