LA VOCE DI KAYFA

SALVINI INDAGATO RESTA AL PROPRIO POSTO, IL CAMBIAMENTO DOV'E'?


Giusto il tempo di scrivergli una lettera aperta in cui lo invitavo a non giustificare il proprio operato con frasi del tipo "gli italiani sono con me", "lo vogliono gli italiani" e quant'altro, che, non appena ieri pomeriggio i carabinieri gli hanno recapitato al Viminale l'avviso di garanzia emesso dslla Procura di Palermo in cui gli si comunica di essere indagato per sequestro di persona aggravato inerente la vicenda dei 177 immigrati tratti a bordo dalla nave Diciotti  a largo di Malta, ai quali impedì lo sbarco per una settimana, il Ministro degli Interni Matteo Salvini, in perfetto stile berlusconiano, o da seconda repubblica fate voi, ha dichiarato "60 milioni di italiani sono con me!".Non pochi dubbi sorgono sull'effettiva realtà di tale affermazione. Soprattutto tenendo conto che molti elettori del M5S tuttora non digeriscono il contratto di governo stipulato dai grillini con la Lega.Di sicuro in un qualsiasi paese democratico è anomalo un Ministro degli Interni, o di un qualsiasi dicastero, nel pieno delle proprie funzione malgrado fosse  sotto indagine. Per quanto possa valere l'opinione di un semplice cittadino, credo sarebbe opportuno che il Premier Conte incontrasse Salvini e lo invitasse a dimettersi, o almeno ad autosospendersi, se quest'eventualità fosse contemplata dalla Costituzione.Lasciarlo al proprio posto, malgrado l'indagine di cui è oggetto, significherebbe trasmettere all'opinione pubblica il messaggio che il governo del cambiamento, a conti fatti, non sarebbe affatto del cambiamento rispetto a quelli che lo hanno preceduto. In particolare quelli di stampo berlusconiano di cui la Lega di Salvini faceva parte, i quali, ogni qualvolta il Premier Berlusconi, un Ministro o un parlamentare del proprio colore finivano nel mirino dei magistrati, urlavano al complotto delle toghe rosse! Addirittura organizzando un sit sui gradoni del tribunale di Milano capeggiato dall'ex Ministro della Giustizia Angelino Alfano per protestare contro il processo Ruby in cui l'ex cavaliere era imputato.  Lasciare Salvini al proprio posto nonostante la spada di Damocle che gli pende sul sarebbe un clamoroso autogol da parte del M5S in quanto darebbe modo alle opposizioni, tranne quella di matrice di centrodestra che ha tutto l'interesse a  schierarsi con Salvini, di essere additato come chi predica bene ma poi razzola male.Era ipotizzabile che la presenza di Salvini al governo potesse rivelarsi pericolosa per il M5S e l'intero esecutivo, in quanto, sapendo parlare alla pancia degli italiani, non occorreva un indovino per immaginare che, una volta al governo, il leader leghista avrebbe fatto per attirare su di sé l'approvazione di quella maggioranza di italiani che ragionano solo di pancia al fine di  aumentare il proprio consenso elettorale, come è attestato dai sondaggi che oggi danno la Lega al 32% mentre il M5s al 28%.Non bastano gli inviti a Salvini di rispettare la magistratura da parte del Premier conte, del vice Premier Di Maio, del Ministro della Giustizia Bonafede e di altri esponenti del governo e della maggioranza in chiave grillina.Nel 2013 il M5S, all'epoca all'opposizione, chiese le dimissioni dell'allora vice Ministro alle infrastrutture nonché sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, oggi governatore della Campania, perché indagato per abuso di ufficio, falso in atto pubblico e violazioni in materia urbanistica per la costruzione del Crescent, un imponente edificio in costruzione su lungomare di Salerno ritenuto un ecomostro dagli ambientalisti.   Successivamente, sempre nei confronti di De Luca, il M5S ne ha chiesto due volte le dimissioni: nel 2015 perché il governatore era indagato per corruzione per induzione; nel 2018 per la vicenda relativa all'inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti rivelata da fanpage in cui, attraverso una serie di filmati girati con la telecamera nascosta da un ex camorrista, risulterebbe coinvolto il suo primogenito Roberto.Ora che a essere indagato è Salvini, membro del governo giallo verde, perché il M5S non ne chiede le dimissioni? Il cambiamento tanto auspicato dai leader del M5S vale per tutti o solo per gli avversari politici?Ce lo spiegassero Di Maio & c.!