Quando sono costretti a pronunciarsi sui problemi che affliggono Napoli, sulle cause e le strategie da adottare per risolverli, i governanti partenopei, sindaco in testa, sono davvero incontenibili. Senza freni alla lingua si lanciano, lancia in resta, in una sequela di attacchi ai cittadini irresponsabili, all’opposizione che gioca sporco, al governo centrale che non si preoccupa di Napoli e dei suoi problemi, agli intellettuali che sanno solo criticare ma sono incapaci di fare proposte concrete per migliorare la vita in città, alle aziende preposte ai servizi pubblici che non garantiscono quanto dovrebbero, dando ad intendere che la loro è una funzione marginale nel governo cittadino se non viene sostenuta da un impegno concreto delle forze civili e politiche. E in parte avrebbero anche ragione, solo che queste ipotetiche ragioni, vengono del tutto a crollare quando ormai da circa quattro giorni i 350 semafori che regolamentano il traffico napoletano sono spenti perché la società responsabile della gestione, il Consorzio Olimpus, ha sospeso il servizio, vantando un credito verso il Comune di oltre 2 milioni e mezzo di euro, di cui finora ne sono stati liquidati solo 143 mila nel 2005. Inoltre, causa la morosità del Comune, da due mesi i dipendenti del Consorzio non percepiscono più lo stipendio! E a nulla sono valse le lettere di sollecito di pagamento inoltrate al sindaco Iervolino e all’assessore alla mobilità lo scorso Agosto dall’amministratore dell’azienda, ingegner Franco Rossi, cui non vi fu mai risposta. Così come mai risposta c’è stata allorché Renato Margherita, rappresentante sindacale dell’azienda, il 21 novembre sollecitò un incontro con l’assessore alla mobilità. Richiesta rinnovata il 5 dicembre, annunciando uno sciopero se la delegazione sindacale non fosse stata ricevuta e ascoltata. Anche allora silenzio! Come era prevedibile, allorché il comune è stato chiamato in causa per la inquietante, grottesca vicenda dei semafori spenti, subito è iniziato il classico scarica barile di responsabilità. Il comune dice di non poter pagare la Olimpus per il servizio svolto perché i soldi da devolversi rientrano nel capitolo spese correnti di manutenzione per i quali il Governo centrale è in ritardo nell’erogazione. Nello stesso tempo l’assessore alla mobilità, Gennaro Mola, si tira fuori dal catino di responsabilità, affermando “Purtroppo non sono io quello che gestisce i conti dell’amministrazione. Non so se e in che modo si potrà provvedere a pagare le spettanze dovute al Consorzio Olimpus”. Questa ennesima allerchinata degli amministratori partenopei alimenta un dubbio: possibile che i soldi per allestire per una sola notte La Notte Bianca si trovano senza problemi, mentre quelli per evitare di lasciare incustodite le vie cittadine dall’operato dei semafori con gravi conseguenze per gli automobilisti, i pedoni e l'economia cittadina no? E poi perché a molti incroci coi semafori spenti non si vede nemmeno l’ombra di un vigile che regolamenti il flusso veicolare? Forse sono nei bar a prendere il caffé, nelle vie a fare shopping prenatalizio, negli uffici a fare chissà che, o a casa in ferie o in malattia? Ma soprattutto, perché a semafori spenti si transita meglio che non quando funzionano? Non è che, contrariamente a quanto affermano tanti denigratori di Napoli e dei suoi abitanti, rispetto ai cittadini di altre città, noi napoletani siamo così maturi che per circolare senza problemi tra le vie urbane con le auto non abbiamo bisogno né dei semafori, né di vigili, né di un assessore alla mobilità il quale, per cercare di risolvere il problema del traffico, non sa fare altro che invertire periodicamente il senso di marcia delle vie dal giorno alla notte, senza avvisare previamente i cittadini i quali, scendendo la mattina da casa per recarsi a lavoro, sono costretti a ingranare la retromarcia a e ritornare sui propri passi in quanto quella stessa via che il giorno prima avevano percroso senza problemi in un senso, il giorno successivo è transitabile solo nel senso opposto o del tutto chiusa al traffico senza alcun motivo apparente? Possibile che i soldi per allestire La Notte Bianca, per pagare gli amministratori alla mobilità dalle idee "lungimiranti" ma "privi" di responsablità amministrativa, i consiglieri appassionati di pallone che preferiscono andare allo stadio anziché presenziare a un'importante seduta di consiglio comunale sull'ordine pubblico, i vigili/fantasmi, per aprire pinacoteche e musei di arte moderna, per allestire montagne di sale in Piazza, (anche se per la verità ora nelle piazze svettano "solo" montagne di monnezza!!!) si trovano sempre mentre quelli per garantire la sicurezza agli automobilisti, ai pedoni e decongestionare il traffico no? Boh!