LA VOCE DI KAYFA

L'INQUISIZIONE E' TORNATA


Papa Benedetto XVI non finisce di stupire! Dopo l’infelice discorso di Ratisbona, che tanto dissenso suscitò nel mondo islamico scatenando un vero e proprio incidente diplomatico tra la Chiesa e l’Islam, ora il Santo Padre si scaglia contro i mezzi d’informazione, ammonendo i fedeli a stare attenti perché, secondo lui, i media “indeboliscono la nostra capacità di critica”. Poiché il Vaticano è dotato a sua volta di mezzi d’informazione quali Radio Vaticano o Radio Maria, emittenti televisive satellitari, quotidiani e periodici tipo L’Osservatore Romano e Famiglia Cristiana, per citare solo i più noti, viene da chiedersi se anche questi mezzi  d’informazione, secondo Sua Santità, minano il senso critico dei credenti, o, viceversa, solo di questi un credente deve nutrirsi per accrescere il proprio senso critico…Per quanto mi riguarda ritengo che la forza critica di un individuo si alimenta nell’acquisizione di conoscenza ad ampio raggio, ascoltando il suono di più “campane: se non si conosce non si può criticare e di conseguenza si è succubi di chi ne sa di più… Il pluralismo d’informazione ha proprio il merito di consentire all’individuo di ascoltare voci diverse su uno stesso argomento per poi trarre le personali conclusioni e emettere un giudizio critico. Non è che il Papa gradirebbe che al mondo esistesse una sola voce in grado di informare l’opinione pubblica, quella appunto della chiesa e di chi è con essa schierato, affinché tutti noi ci aggiogassimo al carro di Pietro come tante pecorelle festanti?Le parole di Benedetto XVI acquistano un sinistro sapore inquisitorio considerato che dal 1981, fino alla morte di Giovanni Paolo II, il cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale Papa, è stato prefetto della Congrezione della dottrina delle fede, nome meno cruento dietro cui si cela quello più sinistro di Santa Inquisizione. Quella stessa Inquisizione che per secoli, in nome di Dio, ha torturato e mandato al rogo liberi pensatori quali Giordano Bruno o Tommaso Campanella; arso sul fuoco donne e bambini solo perché qualcuno accusava loro di praticare la stregoneria; messo all’indice migliaia di libri perché le idee in essi esposte minavano gli insegnamenti e quindi il potere  della Chiesa...Chissà perché ho la netta sensazione che così come accadde per rimediare al pasticcio di Ratisbona, anche in questo caso il Vaticano emetterà una nota ufficiale in cui correggerà le affermazioni del Papa se non addirittura dichiarerà che esse sono state fraintese... Alla fine, come sempre in questi casi, gli ottusi saremo sempre noi, miseri mortali!