LA VOCE DI KAYFA

Allarme Vesuvio e abusivismo edilizio


Secondo un recente articolo apparso sull’autorevole rivista National Geographic, il Vesuvio sarebbe prossimo a risvegliarsi e l’eruzione che ne deriverebbe sarebbe molto più forte di quella che nel 79 d.C. distrusse Pomepi ed Ercolano, essa potrebbe essere simile a quella che circa 4.000 anni fa, nell’età del bronzo, distrusse Avellino. Pertanto, in questa prospettiva, sempre secondo la rivista americana, gli attuali piani di sgombero andrebbero rivisti perché non terrebbero conto di tale eventualità! Come era prevedibile, subito gli addetti della protezione civile e gli scienziati dell’Osservatorio Vesuviano che monitorano ventiquattrore su ventiquattro il vulcano gettano acqua sul fuoco, assicurando che, al momento, non ci sono segnali tangibili che lascino supporre una ripresa dell’attività vulcanica e che i piani di evacuazioni previsti per una simile eventualità sono efficaci. A riguardo, la rivista americana, partendo della probabilità che l’eruzione, quando avverrà, sarà di intensità pari a quella di 4.000 anni fa, sostiene che gli attuali piani di sgombero non prevedono lo sfollamento della città di Napoli! Che l’autorevolezza del National Geographic sia  indiscutibile, credo nessuno possa dire il contrario. Al pari, la serietà dei vulcanologi italiani e dei responsabili della Protezione Civile non è da meno. Per cui, se è vero che in una discussione tra due interlocutori la verità sta sempre nel mezzo, mettendo a confronto le due opinioni, abbiamo che, pur non essendo imminente, prima o poi un’eruzione del Vesuvio ci sarà, con tutto il suo tragico strascico di distruzione e morte con buona pace di tutti!Tenendo conto che nel corso degli anni, dal dopoguerra ad oggi, l’abusivismo edilizio ha imperversato, e continua ad imperversare in un’area ad alto rischio come quella vesuviana, segnalata sulle cartine catastali come zona rossa, dunque una superficie su cui non si potrebbe edificare, il fatto che vi abitino quasi un milione di persone e che a Boscoreale, comune adiacente Pompei, siano stati costruiti quartieri per ospitare gli sfollati del terremoto dell’ottanta, la dice lunga sulla reale attenzione  che gli amministratori locali e nazionali pongono per combattere l’abusivismo edilizio. Non dobbiamo sorprenderci se delle persone restano ferite o muoiono, cadendo sulla scogliera,  perché la terrazza abusiva della villa che avevano affittato per trascorrervi le vacanze in Costiera Amalfitana cede. Il mostro di Alimuri,
che da più di quarant’anni, (la costruzione fu iniziata nel 1964 e interrotta a più riprese) deturpa il panorama della penisola sorrentina, sarà sì abbattuto ma ai proprietari in cambio lo Stato, con l’entusiastica approvazione della Regione Campania e del Ministero dei Beni Culturali e dell’Ambiente, offre l’opportunità di costruire un albergo simile in un’area diversa! Come si può pretendere di fronteggiare una piaga qual è l’abusivismo edilizio, tutelando la sicurezza dei cittadini, quando lo Stato consente che si edifichino case per i terremotati alle falde di un Vulcano attivo oppure scende a patti con gli stessi abusivi per non scontentarli?Qui qualcosa non quadra…