LA VOCE DI KAYFA

Grillo, Santoro e la forza dell'immagine


 
 
Come era prevedibile e giusto che cosi fosse, la prima puntata della nuova edizione di Anno Zero, il programma di Michele Santoro, ha cercato di approfondire il fenomeno Grillo, offrendo al pubblico ampi filmati della manifestazione dell’8 settembre a Bologna dove il comico genovese ha parlato dal palco. Chi avesse letto o ascoltato i proclami d’allarme lanciati da editorialisti al soldo dei partiti e dagli stessi politici contro il V Day i giorni successivi alla manifestazione, da molti di loro definito una violenza sociale, etichettando sia Grillo che quanti sono scesi in piazza dei terroristi, osservando le immagini mandate in onda ieri sera da Santoro si sarà scompisciato dalle risate, non certo per i reiterati vaffanculo di Grillo nei confronti del Palazzo, bensì pensando alla faccia che stavano facendo in quel preciso momento i tanti denigratori del V Day, guardando quelle immagini che testimoniavano la loro assoluta malafede tesa ad alterare l’evidenza dei fatti tacciando come sovversivo e pericoloso il popolo dei grillini, gente invece pacifica e corretta che ascoltava gongolante Grillo o se ne stava educatamente in fila in attesa venisse il proprio turno per apporre la firma alla petizione proposta dal comico! Tra i tanti momenti della manifestazione bolognese riproposti  in trasmissione, a mio avviso il più esilarante è stato quello in cui Grillo, lista alla mano, citava i 24 politici rinviati in definitiva a Giudizio, mettendo in risalto che alcuni di loro fanno parte della Commissione antimafia, (Cirino Pomicino e Vito)!La malafede dei denigratori di Grillo nel voler confutare ad ogni costo l’evidenza dei fatti a proprio uso e consumo è stata ulteriormente rilevata dalla mancanza in trasmissione di uno solo di loro che nei giorni scorsi si sono sperticati in dichiarazioni mirabolanti, citazioni degne di un premio Nobel per ammonire che nel nostro paese era in forse la Democrazia! Se soltanto uno di loro avesse avuto il coraggio di accettare l’invito di Santoro di presentarsi in trasmissione e chiarire, come era logico facessero, alla Nazione le proprie perplessità e preoccupazioni, affrontando  il contraddittorio che ne sarebbe conseguito con Travaglio, la Guzzanti e finanche il politologo Sartori, col solo sostegno,  forse!, di Polito, almeno avrebbero dato di sé un’immagine un tantino più seria di quella che in realtà quotidianamente danno tanto da indurre sempre di più a credere che i veri comici sono loro anziché Grillo! È di ieri la notizia che la camera non è competente ad autorizzare l’uso giudiziario delle intercettazioni di D’Alema sul caso Unipol perché, all’epoca, il Ministro degli Esteri era parlamentare europeo. Ne consegue dunque che la richiesta la Forleo deve inoltrarla  a Bruxelles e non a Roma! Possibile che di ciò se ne siano accorti solo due mesi dopo l’avvio dell’inchiesta? Non è che invece, così facendo, si vogliono prolungare i tempi per l’istituzione di un eventuale processo, mandando tutto in prescrizione, evitando dunque a D’Alema l’onta dell’inchiesta? Se uno è innocente, se ha agito in tutta onestà come il Ministro non si stanca di ripetere, e non c’è motivo di creder il contrario, che bisogno c’è di appellarsi a tanti cavilli tecnico/giuridici per inoltrare una richiesta d’autorizzazione a procedere nei confronti di un parlamentare? Non sarebbe meglio anticipare i tempi in maniera che quanto prima la verità venga a galla e l’indagato mostri la sua assoluta estraneità ai fatti? Prolungando i tempi con verbosità esasperante non si alimenta nell’opinione pubblica la convinzione, forse addirittura la certezza, che invece si sta cercando in ogni modo di nascondere la verità?Non so se sia più volgare il linguaggio di Grillo o questo scarica barile per quanto legale sia!