LA VOCE DI KAYFA

Fiorello il politico


Ieri pomeriggio, dai microfoni di Viva Radio Due, Fiorello ha invitato gli italiani a non votare se prima non verrà risolto il problema della spazzatura in Campania, sostenendo che sarebbe bello se in periodo di campagna elettorale, anziché fare promesse per il futuro, i politici si impegnassero già da ora a risolvere la vicenda, senza aspettare di vincere le elezioni. In parole povere  Fiorello ha invitato i politici italiani a non servirsi della tragedia campana come specchietto delle allodole per far convergere sul proprio simbolo le preferenze degli elettori, soprattutto quelli campani e napoletani, bensì a risolverla aprioristicamente, in quanto la vicenda va aldilà delle mere beghe politiche; che sulla salute dei cittadini, in una società cosiddetta civile, nessun partito può specularci a proprio uso e consumo. Intanto la situazione munnezza è a un punto morto: le discariche da riaprirsi previste dal piano De Gennaro, a un esame effettuato sul posto, sono risultate inutilizzabili, contrariamente a quanto sostenevano le carte nelle mani del Commissario Straordinario. Addirittura il neo assessore regionale all’ambiente Ganapini, ambientalista convinto, alcuni giorni fa ha trovato in un cassetto un piano per lo smaltimento rifiuti redatto nel 2003 dalla stessa società che circa dieci anni prima aveva studiato e risolto il problema rifiuti a Milano, del quale tutti si erano "dimenticati" dopo aver regolarmente liquidato la società!C’è da scommetterci che quando ognuno dei candidati a premier, in pullman o con altro mezzo,  sbarcheranno a Napoli e in altre città della Campania per la campagna elettorale, tutti, indistintamente, comprenderanno tra le loro promesse preelettorali non solo la riduzione delle tasse, gli aumenti dei salari e delle pensioni, una maggiore sicurezza dei cittadini ma anche la necessità di risolvere in tempi brevi lo scandalo rifiuti, attribuendo all’avversario politico le responsabilità del disastro.Quella lanciata ieri da Fiorello dai microfoni di Radio 2 non è una semplice provocazione, ma la conferma che i comici sanno individuare le esigenze e gli umori reali della gente molto meglio dei sondaggi commissionati dai partiti per conoscere il parere e l’orientamento elettorale degli italiani per poi accattivarsene le simpatie con promesse che difficilemente manterranno se andranno al governo!