LA VOCE DI KAYFA

Mastella, il mistero di Ceppaloni


Entro le ore 16 di domenica 2 marzo i partiti dovranno presentare al Ministero degli Interni le liste dei candidati alle elezioni del 13/14 aprile, per consentire ai responsabili ministeriali di fare i dovuti controlli per stabilirne l'idoneità prima di presentarli ufficialmente agli elettori domenica 9. Malgrado il tempo stringe,  di Mastella non si hanno notizie se non quella che in settimana, probabilmente giovedì 28 come ipotizzava domenica scorsa il Corriere del Mezzogiorno, comparirà davanti al Procuratore di Napoli Giandomenico Lepore, al capo del pool antitangenti Giuseppe Maddalena e al pm Francesco Curcio, titolare del fascicolo, per riferire nell’ambito dell’inchiesta Udeur che portò agli arresti domiciliari, poi revocati, della moglie Sandra Lonardo e di altri rappresentanti dell’Udeur campano e di Carlo Camilleri consuocero dell’ex Guardasigilli. In questo enfatico clima preelettorale dove ci si ostina a voler fare apparire novità assoluta quanto di nuovo assolutamente non è, (la ricandidatura da parte del PD di Rutelli a Sindaco di Roma ne è l’emblema, così come lo è quella del PDL di Alemanno, già candidato a sindaco di Roma nel 2006, per contrastare l’avanzata al Campidoglio del Ministro dei beni Culturali!), al momento l’unica vera novità è la probabile sparizione dalla scena politica di Mastella e dell’Udeur. Viste le perplessità manifestate da più di un leader di partito sull’affidabilità di Mastella, unanimemente riconosciuto come il voltagabbana per eccellenza della politica italiana nonché causa della fine del governo Prodi, è difficile che alla fine qualcuno degli schieramenti in fase di allestimento apra le porte all’Udeur. Più probabile è che alle elezioni il partito del campanile corra da solo nella speranza di raccogliere un numero significativo di consensi per conquistare qualche seggio e quindi trattare il proprio apparentamento in una coalizione, a voto avvenuto, per aumentarne il peso politico in cambio di qualche “poltrona” in più! Tuttavia fondato è il dubbio che in pochi si arrischieranno a tanto dopo quel che Mastella ha fatto a Prodi e soprattutto considerando gli umori della gente non certo empatici nei confronti dell’uomo di Ceppaloni, da tutti identificato quale unico responsabile dell'indulto nonostante lo avesse "solo" proposto al Parlamento che lo ha poi approvato quasi all'unanimità, del siluramento del Pm De Magistris dalla Procura di Catanzaro che stava portando avanti un'inchiesta in cui erano coinvolti anche Prodi e lo stesso Mastella, oggetto di disparati di servizi giornalistici che ne hanno messo in discussione la credibilità politica e morale!Vuoi vedere che la più grossa novità della prossima legislatura sarà la mancanza di Mastella in Parlamento?