LA VOCE DI KAYFA

Giustizia Divina o casualità?


Nel ritrovamento dei corpi di Tore e Ciccio Pappalardi in un pozzo profondo 25 metri nei pressi di un casolare abbandonato poco distante dalla loro casa, sondato solo dall'alto dagli inquirenti alcuni giorno dopo la scomparsa dei fratellini di Gravina di Puglia, con una torcia, perché nessuno pensava che avesse una diramazione interna dove i due poveri ragazzini sono stati rinvenuti, vi è un elemento che, a mio avviso, pone molti dubbi sulla casualità della vita: a distanza di 20 mesi un bambino è finito accidentalmente in quello stesso pozzo e nel calarvisi per salvarlo un vigile del fuoco ha ritrovato i resti di Tore e Ciccio!La dinamica incidentale che ha causato la caduta del bimbo salvato, molto probabilmente risulterà decisiva per scagionare dall’accusa di patricidio Filippo Pappalardi il papà di Ciccio e Tore e finalmente consentirà alle loro anime di riposare in pace! Pur essendo laico, credo fermamente nell’esistenza dell’anima, a prescindere dal corpo, e in quella di una giustizia Naturale che trascende quella umana, tesa a ripristinare gli equilibri della vita, per questo sono portato a credere che il ragazzino salvato in quel pozzo maledetto sia stato lo strumento di cui la Vita si è servita per far ritrovare i resti dei due fratellini, donando pace alle loro anime e alimentando la convinzione negli inquirenti che anche Ciccio e Tore siano caduti in quel pozzo in maniera fortuita per far sì che un padre fosse scagionato dalla tremenda accusa di averli uccisi!