LA VOCE DI KAYFA

Prodi l'alchimista


Per accelerare le iniziative finalizzate al superamento dello stato di emergenza, in particolare per consentire la messa in esercizio in tempi rapidi dell’impianto di termodistruzione di Acerra, è autorizzato il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contraddistinti dai codici Cer 191212, 190501 e 190503 (rispettivamente le ecoballe campane, la frazione organica non stabilizzata, ossia l’ex fos, e il compost fuori specifica, ndr) presso detto impianto, assicurando comunque il rispetto dei livelli delle emissioni inquinanti già fissati nel provvedimento di autorizzazione. Quanto sopra riportato è l’articolo 4 dell’ordinanza emessa direttamente da Prodi il 20 febbraio 2008, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale venerdì 29 febbraio, con cui burocraticamente si trasmutano in ecoballe tutti quegli ammassi di munnezza accatastata negli impianti di compostaggio campani che finanche all‘estero, pur venendo pagati, rifiutavano di smaltire nei propri inceneritori perché, trattandosi di pacchi di munnezza indifferenziata, bruciandoli non solo non erano adatti a produrre energia, ma le emissioni dei loro incenerimenti erano fortemente nocive per l’ambiente e per l’uomo, contravvenendo di fatto a un decreto minesteriale del 1998 che obbliga a bruciare negli inceneritori solo il combustibile da rifiuto derivato dalla raccolta differenziata. Come era prevedibile l’ordinanza prodiana ha sortito più di una reazione risentita, tra tante citiamo quella di Espedito Marletta, Sindaco di Acerra, la cittadina dove sorgerà il termovalorizzatore, per il quale E’ di una gravità inaudita che si cambi la tipologia e la natura dei rifiuti con leggi che arrivano, poi, quando il governo è ormai finito. Il governo ha fatto un regalo a quelle società che ora sono sotto inchiesta, e che sono state rinviate a giudizio, proprio per la questione dei rifiuti, lo scorso 29 febbraio (Corriere del Mezzogiorno, martedì 4 Marzo 2008). Nel commentare la notizia dell’ordinanza governativa, non meno franco da cerimonie è Raffaele Porta, coordinatore della Sinistra Democratica, dopo l’estensione dei benefici del Cip 6 ai futuri gestori degli inceneritori campani, adesso viene data anche la possibilità di bruciare false ecoballe ad Acerra. Continua così la sciagura politica dei governi che da tre lustri hanno commissariato la Campania senza realizzare il ciclo di smaltimento e senza aver proceduto ala bonifica delle discariche, legali ed illegali esistenti (Corriere del Mezzogiorno, martedì 4 Marzo 2008)Stando ai fatti come non dare ragione a D’Alema quando dice che è eticamente scorretto che Bassolino sia ritenuto l’unico responsabile del disastro rifiuti?