LA VOCE DI KAYFA

Casa Mastella, veleni in famiglia


 
Di bocconi amari da digerire, di rogne da contrastare, di tradimenti o pseudo tali da rintuzzare, in questo momento, ne ha talmente tanti Clemente Mastella da Ceppaloni che, forse, sarà questo il motivo principale per cui ieri non ha risposto alla dichiarazione al vetriolo lanciate sabato 8 marzo da suo cognato Pasquale Giuditta dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno che in un’intervista rilasciata a Vito Faenza, parlando della deriva politica di Mastella e dell’Udeur, in maniera molto esplicita afferma, Clemente è stato rovinato dalla moglie! Si ha capito bene, Mastella è stato rovinato quando anche lei ha deciso di fare politica. Lì è cominciato lo sgretolamento. Alla fine Clemente è stato rovinato dalla moglie e da qualche altro parente. Da colui che si dimise da Ministro della Giustizia, provocando prima la crisi e poi la caduta del Governo Prodi, perché sua moglie Presidente del consiglio Regionale della Campania fu messa agli arresti domiciliari in quanto indagata insieme ad altri esponenti dell‘Udeur campano, tra cui il consuocero dei Mastella Camilleri, per una vicenda legata a presunte concussioni nell’ambito delle nomine dirigenziali alla ASL di Caserta, ci si aspettava quanto meno una rapida, amorosa smentita. Niente! Ieri sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno nessuna dichiarazone né di Mastella né della moglie, né alcun articolo che ne parli in maniera sottointesa, nessun accenno alla vicenda. Viceversa sull’edizione nazionale dell’autorevole quotidiano milanese dell’ex Guardasigilli si fa ampio riferimento in virtù della richiesta di archiviazione avanzata nei suo confronti dal Procuratore Generale di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta Why Not, quella che causò lo scontro tra l'ex Ministro e il pm De Magistris, e della proposta fattagli da Boselli di candidarsi con i socialisti come capolista indipendente al Senato ma che Clemente pare sia intenzionato a rifiutare. La cosa più sorprendente è che di fianco all’articolo c’è un’intervista alla moglie Sandra, colei che, stando al cognato, l’avrebbe rovinato con la propria discesa in politica, la quale con giustificato entusiasmo commenta l’archiviazione del marito in merito alla vicenda Why Not senza però fare il minimo accenno alle accuse mossole contro da Giuditta!Da persone legate alla tradizione contadina e alla famiglia non è che Clemente e Sandra stanno gettando acqua sul fuoco perché, come recita il proverbio, I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN FAMIGLIA?...