LA VOCE DI KAYFA

Eluana Englaro: diritto alla dignità umana


Come era prevedibile, la decisione della Corte di Appello di Milano di autorizzare la sospensione a somministrare artificialmente alimenti e farmaci a Eluana Englaro, la ragazza in coma dal 18 gennaio 1992 a seguito di un incidente automobilistico, ha scatenato le proteste del Vaticano e di tanti cattolici che considerano la disposizione dei giudici una vera e propria autorizzazione all’eutanasia. Già  in passato con il caso Welby, dove si disse contraria affinché si staccasse la spina al ventilatore che aiutava Welby a respirare e a vivere una vita non vita, la Chiesa si era espressa contro l'interruzione della vita seppur supportata da macchinari. Tuttavia, pur difendendo ad ogni costo la vita come impone il suo ruolo, l'autorità ecclesiastica dichiarò anche di essere contraria all’accanimento terapeutico per il rispetto della dignità umana. Ma condannò comunque Welby, reo a suo dire di aver cercato volontariamente la morte, e quindi ne impedì l'accesso in chiesa della salma perché ai suoi occhi Piergiorgio era un suicida seppure non fu lui a staccare la spina! A mio avviso il confine tra eutanasia e accanimento terapeutico è talmente labile che non è certo facile stabilire dove comincia l’una e finisce l’altro. Personalmente ritengo che la decisione sia soggettiva, a discrezione di chi è costretto ad attuarla in rapporto al proprio credo religioso e formazione culturale.Di sicuro nel caso specifico di Eluana, in stato vegetativo permanente da ben 16 anni, penso non si possa parlare né di eutanasia  visto che, apparentemente, il paziente non soffre e lascia capire che vuole porre fine al suo tormento, né di accanimento terapeutico appunto perché non vi sono segni tangibili di sofferenza da parte della donna per le cure di cui è oggetto.Dal giorno dell’incidente Eluana, per la precisione il suo corpo, vive grazie alle macchine. La sua anima forse vegeta in quel presunto limbo che secondo diverse filosofie e religioni, compresa quella cristiana ch,e, se non erro crede nel purgatorio, separa la vita dalla morte. E quindi probabilmente soffre per non poter varcare definitivamente la soglia che separa il nostro mondo dall'aldilà…Se staccando le macchine che la tengono in vita Eluana morirà lentamente, come avverrà, ciò non significa che la tecnologia applicata al corpo della ragazza alterava il corso della natura, imponendo una forzatura alla vita? Per cui nei riguardi di Eluana si commetteva una sorta di accanimento terapeutico, quell’accanimento terapeutico che la chiesa condanna al pari dell'eutanasia?