LA VOCE DI KAYFA

Berlusconi: fustigare chi sporca Napoli


È condivisibile il rammarico del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di non poter adottare anche a Napoli la sanzione di sette fustigate prevista a Singapore per quanti sporcavano la città. Il suo ragionare per analogia paragonando la città all’ambiente dove si vive, pertanto così come un individuo si adopera per tenere pulita la propria casa lo stesso dovrebbe fare per la pulizia della propria città, non fa una grinza. Ovviamente a patto si faccia una distinzione tra inquilini e amministratori, associando la città non alla casa ma allo stabile dove la dimora è situata la cui responsabilità di manutenzione è dell’amministratore che stabilisce una quota procapite a inquilino, mensile o bimestrale, per le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, stabilendo delle riunioni periodiche per dare conto a quanti hanno sborsato la quota delle spese fatte e da farsi in futuro, ammonendo quanti non si adeguano alle regole condominiali ad allinearvisi se non vogliono essere multati e denunciati. Ritengo sia questo il giusto paragone da adottarsi nel caso di Napoli in quanto i cittadini pagano le tasse al Comune e alla Regione per tutta una serie di servizi di cui dovrebbero usufruire, tra cui la tassa sullo smaltimento dei rifiuti che in molti non vorrebbero pagare per le note vicende legate all’emergenza rifiuti che per anni ha invaso le strade di Napoli e della Campania di spazzatura, riducendole a vere e proprie discariche a cielo aperto mentre ai cittadini con una tale sfacciataggine venivano regolarmente recapitate le cartelle esattoriali per lo smaltimento dei rifiuti! È giusto punire con sanzioni, finanche corporali!, coloro che non si attengono scrupolosamente alla legge, ma sarebbe il caso di iniziare a sanzionare chi, svolgendo responsabilità amministrative, pur incassando le tasse dai cittadini, non si adopera a convertirle in servizi sociali motivo per cui le tasse furono istituite!È giusto punire con sanzioni, finanche corporali!, coloro che, non attenendosi alla legge, causano il degrado ambientale. Ma si cominci dagli amministratori! A sanzionare i cittadini si pensi in seguito, solo dopo aver appurato che effettivamente i rappresentanti locali dello Stato facevano e fanno fino in fondo il proprio dovere, investendo concretamente le tasse e i fondi dispensati dallo Stato per garantire e migliorare la qualità del contesto sociale che gestiscono, preoccupandosi che tutti rispettino le leggi. Una volta appurato ciò, e dunque che il degrado è da attribuirsi unicamente all’inciviltà degli abitanti, allora sì si sanzionino, finanche fustigandoli, i cittadini!Non è giusto utilizzare i napoletani come capri espiatori, quando è noto a tutti chi sono i veri responsabile di quella vergogna epocale ribattezzata EMERGENZA RIFIUTI.Si inizi col fustigare prima loro per dare l’esempio ai cittadini che da oggi, finalmente!, chi sbaglia paga sulla propria pelle. Ma non con sette bensì con tante fustigate quanti sono i giorni che è durata l’emergenza rifiuti!