LA VOCE DI KAYFA

Differenziata, falsi virtuosismi italiani


L’emergenza rifiuti in Campania, che per inciso non è ancora finita in quanto cumuli di munnezza continuano ad essere accatastati in strade remote di Napoli e provincia, per cui, non essendo visibili, si pensa che il problema sia stato risolto ma in realtà la soluzione è lontana da venire, ha prepotentemente portato alla ribalta nazionale e internazionale il fatto che a Napoli non si faccia la raccolta differenziata. Per cui, secondo molti soloni della politica e della cultura nostrana, la causa principale del disastro munnezza non né della politica né del malaffare ma dei napoletani che non hanno l’accortezza di differenziare la spazzatura come invece fanno virtuosamente in tante altre città italiane! Ascoltando i ripetuti ammonimenti che attraverso la televisione e i giornali personaggi del mondo della politica, della cultura, dello sport, dello spettacolo inviavano e inviano a loro perché si adoperino nella raccolta differenziata, tanti napoletani si sono fusi in associazioni il cui scopo è quello di incentivare nella popolazione quel senso civico che evidentemente manca, come testimonia l’emergenza rifiuti, per iniziare la raccolta differenziata. Addirittura il governo di centrodestra, non appena eletto, per fronteggiare la tragedia, tra i tanti provvedimenti si inventò “gli angeli della monnezza”, gruppi di volontari del nord Italia il cui compito era quello di scendere in Campania per aiutare a svuotare le strade dalla spazzatura e educare i napoletani fare la differenziata. Che onta, che vergogna per un popolo come il nostro che di offese ne ha storicamente patite tante per colpa, dicono, della nostra indolenza e insolenza!Dunque noi napoletani saremmo i zozzoni d’Italia perché non facciamo la differenziata come invece fanno in tante altre città? Ma nemmeno per sogno! O, quanto meno, il primato di zozzeria nazionale ce lo dividiamo con i romani! Sì proprio con gli abitanti della capitale, perché, (tralasciando il servizio trasmesso lunedì sera da Striscia La Notizia in cui si documentava chiaramente come nella spazzatura che i netturbini ritiravano a Montecitorio, la monnezza prodotta da chi ci governa e ammonisce i napoletani a fare la raccolta differenziata perché è segno di civiltà, all’interno delle buste della "onorevole" spazzatura c’era una commistione di umido, secco, carta, vetro, metallo, resti di cibo e quant’altro a testimonianza che nel Palazzo non fanno la differenziata contrariamente a quanto pretendono dai napoletani), come ha scritto su L’Espresso nr 38 tuttora in edicola il sindaco di Roma Gianni Alemanno nella lettera pubblicata nella rubrica PER POSTA, PER MAIL, rispondendo all’articolo apparso sul precedente numero 37 intitolato “Dux and the city”, in cui si critica la giunta di centrodestra al governo della capitale da soli quattro mesi, mettendo in risalto i tanti errori della giunta di centrosinistra che ha governato Roma per ben quindici anni l'attuale sindaco di roma scrive tra l’altro che a Roma la raccolta differenziata dei rifiuti non viene fatta neppure nei palazzi comunali!Ma come, se Veltroni ,ex Verde, e Rutelli, i rispettivi sindaci del centrosinistra che in quindici anni si sono alternati alla guida della capitale, ogniqualvolta che partecipavano nei salotti televisivi all‘epoca in cui l'emergenza rifiuti giunse all’apice, a chi chiedeva loro come la si potesse risolvere auspicavano alla differenziata!?E loro nel corso di questi anni in cui si sono succeduti nel ruolo di sindaco di Roma, cosa hanno fatto riguardo la differenziata? Stando ad Alemanno niente! Dunque la differenziata va bene per Napoli e non per Roma?Secondo alcuni esperti dell’ambiente, se non si apriranno in breve altre discariche in cui sversare la spazzatura della capitale anche a Roma potrebbe verificarsi un disastro simile a quello di Napoli! E se davvero avvenisse, (cosa che francamente dubito perché lì non solo alloggia il potere politico ma anche quello morale rappresentato dal Vaticano per cui una soluzione di certo la troveranno, magari sverseranno senza rumore la monnezza capitolina qui da noi),  allora di chi sarà la colpa? Dei romani zozzoni che non facevano la differenziata, dei loro sindaci virtuosi a parole ma non altrettanto nei fatti, o sempre dei napoletani?