Ha ragione Veltroni quando afferma che Berlusconi deve imparare a misurare le parole perché, per il ruolo che ricopre, le parole sono pietre (Anno Zerro, puntata del 23.10.08).
L’Avviso ai naviganti dell’altro ieri del Presidente del Consiglio il quale, riferendosi all’occupazione delle università per protesta contro la riforma della scuola, annunciava ''Vorrei dare un avviso ai naviganti molto semplice: non permetteremo che vengano occupate scuole ed universita'. Perche' l'occupazione di posti pubblici non e' una dimostrazione, un'applicazione di liberta', non e' un fatto di democrazia e' una violenza nei confronti degli altri studenti, nei confronti delle famiglie, nei confronti delle istituzioni, nei confronti dello Stato. Convochero' oggi il ministro degli Interni e daro' a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che questo possa accadere''A meno che non esistano più versioni dell'italiano, dispiace dirlo, ma questa frase suona come una vera e propria minaccia! E così è stata da tutti interpretata, indistintamente che si simpatizzi per la sinistra o per la destra, tanto che addirittura alcuni leader dei partiti di maggioranza subito hanno preso le distanze dalle dichiarazioni di Berlusconi. E non basta certo la
smentita “pechinese” del Presidente del Consiglio in visita in Cina per placare gli animi e tranquillizzare quei tanti genitori che hanno i figli impegnati nelle manifestazioni e occupazioni di questi giorni.Al solo pensiero che la polizia possa intervenire nelle scuole e nelle università per porre fine alle proteste, davanti agli occhi appaiono i tragici fantasmi degli eventi che durante il G8 di Genova del 2001 (da qualche mese si era insediato il 2° governo Berlusconi, Ministro degli Interni era Claudio Scajola), avvennero nella
scuola Diaz dove la polizia fece irruzione, dopo gli scontri in piazza con i black bloc, massacrando di botte gli occupanti perché si supponeva che i responsabili dei disordini si nascondessero lì.Seppure a distanza di anni
alcuni funzionari delle forze dell’ordine in servizio al G8 di Genova sono finiti sotto inchiesta, mai si è saputo chi dai “piani alti” avesse dato l’ordine di irrompere nella scuola e picchiare selvaggiamente i ragazzi e quanti vi soggiornavano!Per favore esorcizziamo i fantasmi anziché evocarli; rilanciamo il dialogo piuttosto che soffocarlo prima che sia troppo tardi!
