LA VOCE DI KAYFA

Ouroboros


Alcuni anni fa un noto economista di cui mi sfugge il nome paragonò il sistema capitalistico a un ouroboros, il mitico serpente che si mangia la coda, sostenendo che per sua natura il capitalismo è portato a divorare qualunque cosa entri nel proprio raggio d’azione, fino a quando, non restandogli  più nulla da fagocitare, inizierà a mordersi la coda autodistruggendosi!Quanto mai profetiche risuonano oggi queste parole se rapportate con la crisi finanziaria che ormai da settimane sta sconvolgendo il mondo, creando il panico non solo nei mercati finanziari ma soprattutto in quei tanti, piccoli risparmiatori che avevano investito i risparmi di una vita in titoli o azioni nella speranza di vederli crescere anziché svanire nel nulla come in molti ora temono malgrado i vari governi nazionali abbiano previsto interventi di stato a livello economico per salvare le banche da eventuali fallimenti tutelando correntisti e i risparmiatori. Ma la frase sopraccitata dell’ignoto economista contiene in sé anche il suggerimento nel cosa non bisogna fare per non farsi divorare dall’ouroboros: basta evitare di entrare nel proprio raggio d’azione, ovvero tenersi quanto più è possibile lontani dal sistema capitalistico per evitare che il “serpente” ci catturi nelle sue spire e lentamente ci stritoli per poi divorarci. Purtroppo per quanti vivono in una società strutturata su un preciso sistema, che sia economico, politico o quant’altro, non è assolutamente facile, se non addirittura è impossibile, alienarsi a quel tipo di sistema perché, proprio per come è strutturata la società, tutto è fatto in modo che, volente o nolente, tu ti debba adattare al sistema. Faccio un esempio grossolano ma, penso, efficace: sono sempre di più le aziende che “costringono” i propri dipendenti ad aprire un conto corrente, se già non ce l’hanno, presso una filiale della banche con la quale operano in modo da accreditargli lo stipendio tramite bonifico bancario, essendo per loro questo modo molto più comodo, sicuro e meno dispendioso in quanto le banche sanno essere riconoscenti verso chi gli propina nuovi clienti! Nel momento preciso in cui hai aperto un c.c. su cui ti sarà accreditato lo stipendio, o anche la pensione, sei entrato nel raggio d’azione dell’ouroboros e, se non stai attento, attraverso tutta una serie di servizi contemplati nei contratti d’apertura dei c.c., (che quasi mai nessuno legge perché scritti in maniera illeggibile e incomprensibile a un profano), di costi di gestione del c.c., di un oculato utilizzo della carta di credito di cui la banca “ti farà dono per agevolarti nelle spese” corri seriamente il rischio che alla fine, senza che te ne renda conto, per quanto tu abbia prestato attenzione a non sforare per non rimetterci con gli interessi passivi, tra dare e avere ci rifondi sempre. È allora che inizi a sentire stringersi inesorabilmente intorno a te le spire del serpente. Ma a quel punto liberarsene è praticamente impossibile perché l’ouroboros, una volta che ha catturata la preda, allenta la presa per divorarla solo dopo averla uccisa! Certo, potresti chiedere alla azienda di continuare a pagarti con l’assegno che poi provvederesti tu a cambiare in banca, ma questo non significa sfuggire alla presa del serpente, solo rinviarla, perché se devi fare una spesa che va aldilà delle tue reali possibilità economiche, (cosa che, prima o poi, nella vita capita a tutti), devi ricorrere alla banca o a una finanziaria per avere un prestito o aprire un mutuo e dunque eccoti entrato nel raggio d’azione dell’ouroboros. Fino a quando il serpente si "limitava" a nutrirsi di quei poveri sventurati che erano costretti ad entrare nel suo raggio d'azione per dare un po' di colore e speranza alla propria vita, tutto andava bene, malgrado le ripetute denunce alle autorità preposte, da parte di comuni cittadini e associazioni, di un sistema bancario che stritolava i clienti con interessi abnormi, rasentanti l'usura.Oggi che è evidente a tutti che il serpente ha iniziato a mordersi pericolosamente la coda mettendo in discussione l'intero sistema dell'economia mondiale, e di riflesso gli equilibri geopolitici che governano il pianeta, c'è una "risposta" generale da parte dei governi occidentali per tutelare il sitema bancario onde evitare che si autodistrugga.Non sarebbe stato meglio se, anziché attendere che il processo di autodistruzione del sistema capitalistico si attivasse, fossero stati presi a monte dei provvedimenti per rilanciare l'economia, dando credito alle denunce dei cittadini e adoperarsi per garantire maggiore potere d'acquisto a chi vive di stipendio o di pensione?Sorge spontaneo chiedersi se gli interventi degli stati fossero stati allo stesso modo celeri ed efficaci (?) se, anziché iniziare a mordersi pericolosamente la coda, il serpente avesse continuato a fagocitare i "topolini", non intaccando minimamente gli interessi delle grandi lobby's finanziare che governano l'economia mondiale per le quali i "topolini" con i loro risparmi sono il pane quotidiano di cui essi si nutrono!