LA VOCE DI KAYFA

l'Unità, informazione a metà


Ieri non appena il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge composto di 10 punti riguardante la gestione dello smaltimento dei rifiuti, in cui all’articolo 6 si prevede che ''chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di grandi dimensioni che non siano riciclabili, tossici o nocivi di almeno 50 centimetri cubici e con almeno due dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, e' punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi', l’edizione web de l’Unità, giornale politicamente schierato contro il governo Berlusconi, commentando la notizia, esordiva E adesso siamo arrivati alle leggi “ad regionem”: ovvero, al decreto che vale solo in Campania. Lasciando ad intendere a quanti vi si fossero connessi e leggessero la notizia che il governo discriminava da regione a regione, non è così!Come è specificato nelle news di Libero L'articolo 6 recita che nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti (ad oggi solo la Campania) ''chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di grandi dimensioni che non siano riciclabili, tossici o nocivi di almeno 50 centimetri cubici e con almeno due dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, e' punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi''. Dunque la legge non è stata emanata esclusivamente per punire e mortificare quei sozzoni dei campani, bensì è una legge nazionale applicabile su tutto il territorio laddove vige un’emergenza rifiuti. Al momento tale emergenza è in corso in Campania ma a breve potrebbe esserlo anche in Sicilia e nel Lazio e in chissà quante altre regioni del Bel Paese.È giusto che un giornale di partito come l’Unità colga qualsiasi spunto per mettere in cattiva luce agli occhi dell’opinione pubblica il “nemico”, nel tal caso Berlusconi e i suoi Ministri. Ma fornire un’informazione monca, quindi di fatto disinformare i lettori, su come stanno realmente le cose, francamente non ci pare onesto né nei confronti dei lettori, né per il buon nome del glorioso quotidiano fondato da Gramsci!