LA VOCE DI KAYFA

Italiani più disperati che scommettitori


Se i nostri politici, indistintamente di maggioranza e di opposizione, anziché configurare le proprie politiche in virtù dei risultati dei sondaggi o del numero di persone confluite nella piazza, (entrambe termometri relativi visto la bassissima percentuale di gente prese in esame per un sondaggio e l’alto numero di precettati dalle sezioni di partito per dar vita a una manifestazione) si recassero molto più semplicemente, un sabato pomeriggio o una domenica mattina, presso una sala scommesse rimarrebbero stupiti per l’eterogeneità del pubblico di giocatori. Ormai in quei luoghi agli sportelli non trovi soltanto i classici giocatori di “professione” pronti a puntare su tutto e di più, ma semplici  padri di famiglia, casalinghe, commercianti, professionisti, coppie di pensionati, addirittura madri che timidamente restano fuori dalla sala, in attesa che il proprio figlio giochi la bolletta, costrette poi ad entrarvi, rosse in viso per la vergogna, perché un minorenne non può giocare se non accompagnato da un adulto.È questo spaccato di Italia che, dal nord al sud, in maniera sempre più crescente, affida le proprie speranze economiche a una giocata di 3 o 5 euro per vincerne 100/200 in modo da concedere un attimo di respiro al portafoglio, il vero riflesso della società italiana di oggi. Prima la gente giocava la schedina o comprava il biglietto della lotteria nella speranza di arricchirsi e cambiare radicalmente la propria vita, oggi invece si puntano 3 euro su quattro o cinque squadre, sperando di vincerne 100 o poco più in modo da concedersi una boccata di ossigeno per fare la spesa la prossima settimana, magari regalandosi una serata in pizzeria o al cinema per il weekend  perché con quel che si guadagna con il solo stipendio o con la pensione non ce la si fa!Oggi quei luoghi che un tempo i nostri padri additavano come l’inferno, ammonendoci a non entrarvi mai perché vi si annidava brutta gente e il gioco non ha mai arricchito nessuno,  assurgono per molti di noi all’ultima spiaggia per migliorare le proprie sorti economiche visto che i nostri governanti, (ripeto, indistintamente di destra e di sinistra) non sanno fare altro che parlare, decretando leggi che salvaguardano gli interessi di pochi intimi, mostrando di essere del tutto incapaci di tutelare gli interessi economici delle famiglie alle quali non resta altro da fare che affidarsi al gioco per sperare di sbarcare il lunario in maniera un tantino più dignitosa almeno per una settimana! Questi signori, il cui compito dovrebbe essere quello di tutelare gli interessi dei cittadini (ma in realtà pare facciano tutto tranne che questo), persi come sono nelle proprie beghe personali o di partito, non si rendono conto che il crescente numero di persone che ricorrono alle scommesse per cercare di dare un senso alla propria vita è una tacita, inesorabile bocciatura nei loro confronti, una inappellabile conferma della scarsa credibilità che la gente nutre nei loro riguardi!L’aumento costante di giocatori agli portelli delle sale scommesse significa che ormai gli italiani hanno perso ogni speranza nella politica; hanno capito che se vogliono cercare di dare un senso alla propria vita economica, anche solo per un giorno, non gli resta altro da fare che affidarsi alla dea bendata, in quanto se continuano a sperare che a farsi carico di ciò siano i loro governati moriranno disperati!