LA VOCE DI KAYFA

Paolo Guzzanti, un fiume in piena


Se ci saranno conseguenze alle dichiarazioni rilasciate ieri da Paolo Guzzanti a In Mezz'ora, (cliccando sul titolo della trasmissione vedrete l’intervista in versione integrale) il programma televisivo condotto su RAI TRE da Lucia annunziata, lo sapremo nei prossimi giorni. Di certo le affermazioni rilasciate in diretta dal parlamentare del PDL riguardo il “vomito” che gli suscita l’amicizia di Berlusconi con Putin e la mignottocrazia, il criterio con cui il Cavaliere distribuirebbe le cariche nel partito, sono dichiarazioni forti che difficilmente non susciteranno un eco di polemiche. Avendo fatto parte della Commissione Mitrokin che si interessava della rete clandestina di spie del KGB sparse sul territorio italiano, Guzzanti ieri ha esplicitamente accusato Putin d’essere il mandante sia della morte di Aleksandr Litvinenko, avvenuta a Londra nel 2006 mediante l’utilizzo del Polonio, sia della giornalista russa Anna Politkovskaja uccisa il 7 ottobre del 2006, (giorno del compleanno di Putin), con due colpi di pistola alla testa, in chiaro stile KGB, mentre aspettava l’ascensore nell’atrio del palazzo di casa, la quale aveva scritto tanti libri contro Putin e il suo regime. Addirittura in uno pubblicato  in inglese, secondo Guzanti, la giornalista dice più o meno così, ci spiano, ci chiudono i giornali, le televisioni, i siti internet perché non trapelino cose che infastidiscano il potere (Putin) e poi arriva il signor Berlusconi e vuole convincerci che la Russia è una grande democrazia!Per dare ulteriore conferma del disgusto che gli procura l’amicizia di Berlusconi con Putin, Guzzanti ha ricordato la sventagliata di mitra mimata dal nostro Premier lo scorso 18 aprile nei confronti di una giornalista russa che in conferenza stampa domandò a Putin ragguagli su una sua probabile relazione extraconiugale.Per quanto invece riguarda la battuta di Berlusconi  sull’abbronzatura di Obama, in riferimento al colore della pelle nera del Presidente Eletto, che tanto clamore ha suscitato sia in Italia sia all’estero, Guzzanti l’ha attribuita al fatto che Berlusconi ama sentirsi compiaciuto e spesso fa queste battute, senza alcuna malizia, solo per suscitare l’altrui simpatia, non rendendosi però conto che chi come lui ricopre una carica istituzionale dovrebbe misurare le parole.Non c’è che dire, ieri Guzzanti ieri è stato un fiume in piena!