LA VOCE DI KAYFA

Di pietro: Berlusconi sta assassinando la democrazia!


È un Di Pietro dal volto particolarmente tirato quello che ieri ad Anno Zero, commentando l’elezione di Riccardo Villari del PD a Presidente della Vigilanza RAI, con voce ferma, scandendo bene le parole, dichiarava Berlusconi sta assassinando la democrazia! Parole forti, che rimarcano quanto già nel pomeriggio il leader dell’IDV aveva esplicitamente espresso in parlamento rivolgendosi al Capo del governo, assente in aula, Signor presidente Videla  lei è un capo di governo modello Argentina, umilia ogni giorno il Parlamento con colpi mano. Pochi minuti fa ha promosso e realizzato ultimo atto provocatore di questa deriva antidemocratica, la nomina di una persona scelta dalla maggioranza.La rabbia di Di Pietro deriva dal fatto che il candidato proposto dall’opposizione per ricoprire il ruolo affidato poi a Villari era l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando dell’IDV  verso cui la maggioranza si è sempre dimostrata refrattaria, a dire di Di Pietro perché un uomo dell’IDV a presiedere la Commissione di Vigilanza della RAI non avrebbe consentito a Berlusconi di fare il buono e il cattivo tempo anche in RAI! E non basta certo l’invito di Veltroni a Villari perché si dimetta a sedare la rabbia dell’ex PM di Mani Pulite visto che Italo Bocchino del PDL ha fatto sapere che, se Villari si dimettesse, la maggioranza eleggerebbe un suo rappresentante.Per quanto concerne l’elezione di Villari c’è da dire che essa ufficialmente rientra nei canoni costituzionali i quali prevedono che sia un membro dell’opposizione a Vigilare sulla RAI per evitare l’esproprio dell’ente da parte di chi governa. Ma la sensazione che traspare leggendo i giornali o ascoltando le dichiarazioni ai TG da parte di alcuni membri dell’opposizione  è che Villari possa essersi messo d’accordo con la maggioranza, garantendo un suo passaggio nelle fila del PDL in cambio dell' elezione alla presidenza della vigilanza, tanto che Villari ha testualmente affermato di non essere De Gregorio il quale, nella scorsa legislatura, una volta eletto nella fila del partito di Di Pietro, passò alla sponda berlusconiana!Sempre ieri è stata emessa la sentenza che vedeva imputati 29 rappresentanti delle forze dell’ordine, tra funzionari e poliziotti, per l’irruzione e conseguente “mattanza” nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001 all’epoca del secondo governo Berlusconi. Dei 108 anni di reclusione complessiva richiesti dal PM, al grido di vergogna, vergogna della parte lesa,  sono stati confermati solo 35 anni e 7 mesi. Risultano assolti i 16 funzionari, mentre pene minime sono state ripartite tra i restanti imputati.