LA VOCE DI KAYFA

Italia/USA: la democrazia si misura on line


 
Sabato 15 novembre 2008 alle ore 6, con la messa in onda su You Tube  del primo video in cui il Presidente Eletto Barak Obama, dal sito change.gov, aggiornerà settimanalmente gli americani sulle fasi della transizione dall’amministrazione uscente Bush alla sua che ufficialmente si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio 2009, negli USA è stata varata l’era del techpresident. Ma ciò non deve stupire più di tanto visto che la forza di Obama durante la campagna elettorale si è rivelata proprio la rete attraverso cui l’ex senatore ha comunicato con i giovani e ha raccolto fondi a sostegno della propria candidatura, avendo nel suo staff tecnico rispettivamente il guro di Netscape Marc Andressen e il venticinquenne Chirs Hughes uno nei fondatori di Facebook. Forte dell’esperienza elettorale, il Presidente Eletto ha gia dato mandato di allestire un sito della Casa Bianca per interagire con gli americani, sondandone gli stati d’animo man mano che agirà allorché inizierà ad esercitare il mandato. Attualmente non possiamo sapere come ciò avverrà, ma visto che all’epoca in cui era senatore, dopo aver votato al Senato a favore di un controverso compromesso sulle intercettazioni telefoniche,  assediato sul suo sito personale dalle proteste di ben 30 mila supporter delusi, Obama non si perse d’animo: insieme ai suoi consiglieri politici, si immerse per ore in una chat line, tentando di spiegare le ragioni di questa difficile scelta (Corriere della Sera, 16 novembre 2008, pag 13), c’è da supporre che Obama continuerà a servirsi della comunicazione virtuale per parlare direttamente agli americani, scalzando di fatto i media ufficiali quali televisioni e giornali!In Italia, dove sia l’attuale Presidente del Consiglio, sia il leader dell’opposizione, nonché tanti membri del governo e deputati quando parlano dell’America ne parlano in maniera enfatica rappresentandola come la Democrazia per eccellenza da cui trarre l’esempio per strutturare la nostra società, è stato rispolverato dal cassetto il disegno di legge Levi/Prodi studiato nella precedente legislatura di centrosinistra per limitare la diffusione dei blog, allo scopo di rivederlo con un escamotage per limitare l’apertura e la diffusione dei blog in Italia, visto che l’unica vera manifestazione democratica nel nostro paese fu il V day (il vaffanculo day) di Grillo il quale, servendosi unicamente del tam tam on line, riuscì a convogliare nelle varie piazze italiane centinaia di migliaia di persone, raccogliendo altrettante firme al grido PER UN PARLAMENTO PULITO, affinché in parlamento non sedessero più deputati con carichi pendenti o processi giudiziari in corso! In maniera quanto mai bipartisan sia i politici che i giornali bollarono come fascisti e violenti la manifestazione e i partecipanti (in tal senso emblematici furono gli editoriali di Eugenio Scalari in quei giorni su La Repubblica nolanciava un allarme democrazia nel paese o le parole di D'Alema che  definì violenti i pacifici partecipanti al V day di Bologna), studiando subito il modo, (per l’appunto la legge Levi/Prodi) per bloccare la diffusione dei blog come quelli di Grillo che dissentono senza peli sulla lingua dalla politica, indifferentemente se si tratta di destra o sinistra, guardando all’America come patria della Democrazia solo quando conviene loro.  Ve l’immaginate un Presidente del Consiglio o il leader di un partito italiano e i loro collaboratori chattare on line con i sostenitori delusi dalla politica adottata dopo tante promesse in campagna elettorale, cercando di spiegare il proprio atteggiamento contraddittorio?So benissimo che molti politici italiani possiedono un blog su cui rispondono ai commenti dei lettori, ma spesso molti di questi blog hanno attivato il filtro che modera i commenti per evitare, giustamente, le offese gratuite o addirittura gli improperi. Chattare invece significa interagire in tempo reale, conversare mediante il PC con l’elettorato. Tutta un’altra cosa dal rispondere a un commento lasciato a margine di un post. a costo di beccarsi in diretta un bel vaffa…!