LA VOCE DI KAYFA

A Pozzuoli la strada della vergogna


Quando si parla di sicurezza stradale non ci si deve riferire solo al rispetto del codice della strada da parte degli automobilisti ma anche all’obbligo da parte degli enti preposti alla manutenzione delle arterie cittadine e provinciali, quindi comuni e province, di garantire sempre la massima qualità delle vie per evitare che buche e avallamenti dovuti alla trascuratezza o al maltempo  possano risultare causa di incidenti anche mortali. A riguardo una vera e propria vergogna è il tratto di domiziana che da Napoli sale verso Pozzuoli, la cui manutenzione si presume rientri nelle responsabilità degli organi comunali del capoluogo flegreo: basta che vi transitino un paio di mezzi pesanti, cosa che avviene praticamente tutti i giorni, o che piova con una certa intensità e frequenza e il manto stradale di quella che è un’arteria di collegamento fondamentale tra Napoli, i comuni dell’area flegrei e Roma, nonché passaggio obbligato per raggiungere l’Accademia dell'Aeronautica  Militare, si trasformi in una sorta di gruviera tante sono le buche  e le voragini che a macchia di leopardo si aprono sull’asfalto nient’affatto drenante, mettendo a dura prova i riflessi degli automobilisti costretti a destreggiarsi in veri e propri slalom degni del miglior “sciatore” per dribblare quei pericoli.  E quando il dissesto si manifesta, ossia spessissimo, bisogna attendere  giorni se non  addirittura settimane prima che sul posto si diriga una squadra di operai, non si capisce se del comune o dell'A.N.A.S., coadiuvati da una pattuglia  di vigili urbani, per rappezzare l'asflato con inutili palate di catrame che il passaggio delle auto disperde poco dopo in modo che i fossi ricompaiano più larghi e profondi di prima.Così come esiste una legge, il codice della strada, che regolamenta gli automobilisti con rigorose norme il cui mancato rispetto prevede sanzioni sempre più restrittive a secondo dell’infrazione commessa,  incluso l’arresto se la trasgressione causa il morto, sarebbe altrettanto giusto, premesso che già non esista, emendare una legge che imponga a tutti coloro, sia pubblici che privati, che hanno la tutela delle strade l’obbligo di tenere sempre in perfetto stato le vie di loro competenza.Così come  è giusto che gli automobilisti che commettono infrazioni siano soggetti ad ammende, sarebbe altrettanto giusto che siano soggetti ad ammende quanti, percependo si presume fondi dallo Stato per la tutela del manto stradale, non si preoccupano di farlo, investendo i soldi ricevuti in altre attività! Se invece esiste già una legge in tal senso, allora sarebbe il caso che chi dovere la facesse rispettare perché è assurdo che quando uno è alla guida di un auto o di una moto  rischi di ritrovarsi all’improvviso col culo per aria, fuori strada o scontrarsi con chi sopraggiunge dal senso opposto a causa dello stato pietoso del fondo stradale, in condizioni da terzo mondo se non addirittura peggio, rimettendoci i soldi per la riparazione del veicolo (andare per vie legali contro i comuni o altri enti responsabili della mancata manutenzione stradale per vedersi rimborsati il danno subito, è un’utopia), mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri!