LA VOCE DI KAYFA

Caso Englaro: decreto legge pro vita o pro Vaticano?


Nonostante la matrice cattolica ventilata dal suo leader e da molti partiti che lo sostengono, da quando si è insediato, non si può certo dire che l’attuale governo abbia instaurato un particolare feeling col mondo della Chiesa. In più di un’occasione, attraverso i propri organi di informazione, tra cui L’Osservatore Romano e Famiglia Cristiana, il Vaticano non è certo stato avaro di critiche nei confronti della maggioranza berlusconiana, sia per quanto concerne la riforma Gelmini, sia per quanto riguarda la politica del governo contro l’immigrazione clandestina. Ad acuire la freddezza dei rapporti la decisione del Vaticano alla fine dello scorso anno di non recepire più in automatico a partire dal 1° gennaio 2009 le leggi emanate dal Parlamento italiano. Per un governo che dice di rifarsi ai valori cattolici, (malgrado più di uno dei suoi autorevoli rappresentanti, Presidente del Consiglio in testa, sia divorziato o separato e conviva con un’altra donna), le critiche della Chiesa pesano come una Spada di Damocle che potrebbe indurre indirettamente una certa fascia di elettorato a rivolgere in futuro le proprie preferenze politiche verso altri “lidi”. La probabile decisione del Governo, riferita ieri sera da Berlusconi, di volere emanare un decreto legge urgente per bloccare le pratiche avviate nella clinica di Udine per accompagnare alla morte Eluana Englaro non possono che far felici i Vescovi italiani e il Vaticano, risolvendosi in un ottimo collante tra maggioranza e Chiesa, invadendo in maniera spropositata il diritto privato di un cittadino sancito da una sentenza della Corte di Appello.Possibile che nessuno ha rispetto per la decisione del padre di questa ragazza in coma da 17 anni, la moglie gravemente ammalata, senza altri figli, il quale vuole portare a compimento quella che egli ritiene fosse la volontà di sua figlia prima di chiudere a sua volta per sempre gli occhi visto che è un uomo anziano e provato dalla battaglia che sta portando avanti da anni?Poniamo il caso che improvvisamente anche Peppino Englaro finisse prima che le pratiche burocratiche che sanciscono il destino di Eluana vadano finalmente a compimento, chi si assumerà poi il compito di decidere sul destino di Eluana: la moglie ammalata, straziata dal dolore per il dramma della figlia, lo Stato italiano, il Vaticano o altri?