LA VOCE DI KAYFA

Caso Englaro: il decreto della discordia


Forse non conosceremo mai il contenuto della lettera inviata questa mattina dal Presidente della Repubblica al Consiglio dei ministri in cui il Capo dello Stato ribadiva  le ragioni del proprio diniego all’emissione di un decreto legge urgente per fermare le procedure di sospensione di alimentazione ad Eluana Englaro nella clinica La Quiete di Udine. Tuttavia,  nonostante le perplessità di Napolitano, il Consiglio dei Ministri ha da poco approvato all’unanimità  il provvedimento d'urgenza. Ora bisogna vedere se il Presidente della Repubblica lo firmerà. Comunque, al di là di tutto, molto probabilmente il decreto potrebbe non bastare a bloccare quanto sta avvenendo ad Udine.Ieri sera a RADIO CAPITAL un noto giurista, di cui non ricordo il nome, durante la programmazione tra le 18,30 e le 20, esprimendosi sulla vicenda, ha fatto presente che, pure emanando un decreto legge d'urgenza, le procedure avviate a Udine non potevano interrompersi perché stabilite da una sentenza definitiva del tribunale. Mentre, a suo dire, i decreti legge possono influire solo su procedimenti in corso di giudizio!Dunque, se fosse così, perché ostinarsi ad emettere comunque un decreto che alla fine potrebbe risultare insufficiente a bloccare quanto stabilito dalla Corte di Appello di Milano? A quale scopo?Qualcuno ne sa di più?