LA VOCE DI KAYFA

BOSSI IL PATRIOTA


Non passa giorno che in questo nostro paese disastrato non accade qualcosa di clamoroso, o di quanto meno inatteso, convincendoti sempre di più che l’Italia è davvero una nazione "sui generis" dove può accadere di tutto, non solo in peggio ma anche in meglio!Ancora aleggiano nell’aria gli echi del clamore suscitato dalla vicenda Englaro ed ecco che a difesa della Costituzione e dell’autorità del Presidente della Repubblica si schiera niente di meno che il Ministro delle Riforme Umberto Bossi. Quello stesso Bossi che anni fa dichiarò che col tricolore ci si puliva il culo e poco più di un anno fa, da poco eletto ministro nell'attuale esecutivo, in un raduno leghista a Pontida, parlando dell’Inno di Mameli, levò il dito medio in eloquente gesto volgare.Considerati i sopraccitati, poco lusinghieri atti di patriottismo del Ministro nei confronTi della Repubblica Italiana cui ha giurato fedeltà, le sue recenti dichiarazioni pro Italia devono considerarsi frutto di un improvviso e sincero ravvedimento nazionalista sulla “strada di Damasco”, o mero pragmatismo per tenere a bada il centrosinistra allo scopo di non mettere a repentaglio il federalismo fiscale tanto caro alla Lega e al Nord Italia?