LA VOCE DI KAYFA

PDL, alla faccia del rinnovamento: tra le veline spunta Mastella


Se davvero Berlusconi aveva deciso di candidare alle europee veline e letterine perché non voleva che  le liste fossero in­zeppate dai soliti noti, per di più d’età avanzata. Mentre il Pd candida Berlin­guer e Cofferati, alla faccia del rinnova­mento, non si capisce perché poi in quelle stesse liste compaiano nomi d’annata, qualcuno inviso allo stesso elettorato di centrodestra, come è il caso di Clemente Mastella da Ceppaloni. È comprensibile che dopo l’attacco a testa bassa della moglie, che aveva definito ciarpame senza pudore le presenza delle veline in politica, il Premier cercasse di giustificare la criticata scelta, adducendo motivazioni convincenti tipo appunto l’intento di portare aria fresca in un mondo sovrabbondante di “vecchiume”. Ma la sua volontà di svecchiamento viene banalmente contraddetta dall’aver inserito nelle liste il leader dell’UDEUR, forse per ricompensarlo, come in molti insinuano, per essere stato uno dei principali artefici della caduta del precedente governo Prodi. Una sorta di riconoscimento a scoppio ritardato. Dimenticando che in un'intervista al Corriere del 2 marzo 2008, parlando di lui, la signora Mastella aveva detto Berlusconi non ci ha fatto proprio niente! Quello è solo un uomo inaffidabile, vergognosamente inaffidabile! E lo scriva, capito? Scriva che è inaffidabile e anche scortese con le donne!