LA VOCE DI KAYFA

NELLA VITA MAI DISPERARE


“Sta a sentire, amico mio, io non sono molto sicuro di capire fino in fondo quello che dici. Ma se mi chiedi che cosa ne penso, ti dirò che il tuo atteggiamento è tutto sbagliato, capisci? Smettila di guardarti indietro continuamente, altrimenti non puoi far altro che essere depresso. E, d’accordo, non riesci più a fare bene il tuo lavoro come lo facevi un tempo. Ma è la stessa cosa per tutti, capisci? Tutti quanti a un certo punto dobbiamo metterci a sedere. Guarda me. Dal giorno in cui sono andato in pensione sono felice come un’allodola. D’accordo, nessuno di noi due si trova esattamente nel rigoglio della giovinezza, però è necessario continuare a guardare avanti. Bisogna essere felici. La sera è la parte più bella della giornata. Hai concluso una giornata di lavoro e adesso puoi sederti e essere felice. Ecco come la vedo io. Domandate a chiunque e vedrete che vi diranno tutti la stessa cosa. La sera è la parte più bella della giornata.” “E forse allora vi è del buono nel consiglio secondo il quale io dovrei smettere di ripensare tanto al passato, dovrei assumere un punto di vista più positivo e cercare di trarre il meglio da quel che rimane della mia giornata. Dopotutto che cosa mai c’è da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quello che avremmo desiderato? La dura realtà è certamente il fatto che per quelli come voi ed io, vi è ben poca scelta che porre, in definitiva, il nostro destino, nelle mani di quei grandi gentiluomini che sono al centro del mondo, i quali impiegano i nostri servizi. Che ragione c’è di preoccuparci troppo circa quello che avremmo o non avremmo potuto fare per controllare il corso che la nostra vita ha preso? Di certo è sufficiente che quelli come voi e come me almeno tentiamo di offrire il nostro piccolo contributo in favore di qualcosa di vero e di degno. E se alcuni di noi sono pronti a sacrificare molto, nella propria vita, al fine di perseguire tali aspirazioni, ciò sicuramente rappresenta in sé, quali che siano i risultati che ne derivano, motivo di orgoglio e di felicità.” I brani riportati sono tratti dal finale del romanzo QUEL CHE RESTA DEL GIORNO, di Kazuo Ishiguro. Ho deciso di trasporli sul mio blog perché credo che possano indurre a riflettere tutti coloro che, giunti a una certa età, avendo vissuto una vita avara di gioie, sono convinti che non resti loro altro che ricordare con amarezza il passato, rammaricandosi per tutto ciò che avrebbero voluto e potuto fare per dare un senso alla loro vita, diverso da quel che è stato. E invece non l’hanno fatto per tanti motivi, senza accorgersi che, forse, finalmente è giunto il momento giusto per adoperarsi in ciò…