Martedì sera durante la prima puntata di BALLARò, rispondendo alle critiche che da più parti piovevano addosso a Berlusconi per come ha gestito e sta gestendo le ultime vicende politiche riguardanti il Paese e il PDL, il Vice Presidente della Camera, nonché deputato del PDL
Maurizio Lupi citava Obama, il quale, durante il G8 a L’Aquila aveva definito Napolitano e Berlusconi due grandi statisti internazionali, per dimostrare ai suoi interlocutori che i loro giudizi negativi sul Premier erano precostituiti da partigianeria politica. E a nulla valsero le rimostranze della sentrice del PD Anna Finocchiaro, anche lei in studio da Floris, che ricordò a Lupi dell’esistenza di un codice etico in politica per cui un leader straniero non potrebbe mai esprimere un giudizio negativo sul leader di una altro paese seppure lo pensasse. A smorzare in un sol colpo gli entusiasmi di Lupi ci ha pensato un reportage dell’autorevole magazine americano FP molto critico sulla situazione politica italiana intitolato
The Bordello State, introdotto da un verso alquanto eloquente della Divina Commedia di Dante,
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello! Come si intuisce solo leggendo la frase dantesca, l’articolo è tutt’altro che un omaggio a quel grande statista che a detta di Lupi, il quale citava a sua volta Obama, sarebbe Berlusconi.Seppure la Casa Bianca dovesse dissociarsi dalle critiche del reportage, solo il fatto che un autorevole magazine politico edito a Washington spari a zero sul nostro Premier, sul suo governo e sul pessimo stato di salute dell’Italia la dice lunga su quanta poca considerazione abbiano all’estero - per lo meno in America, in Russia no di certo! - di Berlusconi e del suo modo di governare.