Mentre in Italia - seppure in sordina e con una certa freddezza, a dire il vero - si festeggiano i 150 anni dell’Unità di Italia, ad Adro comune del bresciano, il sindaco leghista Oscar Landini, lo stesso che lo scorso
aprile estromise 24 bambini dalla mensa scolastica perché i genitori non erano in regola con la retta,
ha tappezzato di simboli leghisti una scuola pubblica da poco inaugurata intitolata a Gianfranco Miglio ideologo della lega. Suscitando indignazione nell’opinione pubblica, ma nessuna da parte del governo. Poiché ci risulta che l’Italia è ancora una Repubblica e né una confederazione di stati regionali, né tanto meno è stata scissa in due da un’improvvisa secessione, l’azione del sindaco di Adro non ci sembra un semplice gesto folcloristico, come ha minimizzato qualche membro della maggioranza. Bensì uno schiaffo all’unità del paese; un’offesa verso quei milioni di italiani che nell’arco di 150 anni hanno dato la propria vita per difendere l’Italia, i suoi simboli, i suoi valori e i suoi illustri rappresentanti, sia in patria che all’estero. Una scuola pubblica, lo dice stesso la parola, è costruita con soldi pubblici, ossia col contributo di tutti gli italiani che pagano le tasse, non solo con quelli degli abitanti di Adro! Per cui è ingiustificato il totale silenzio sulla vicenda da parte del governo. Ci si aspettava che almeno il Ministro della Pubblica Istruzione
Maria Stella Gelmini, tanto accorta a non incontrare i precari perché la loro protesta sarebbe, a suo dire, politicamente strumentalizzata, intervenisse per far sparire i simboli politici dalla scuola. Invece, per quanto ci risulta, niente finora è stato fatto. A inscenare una forma di protesta nei confronti del gesto del sindaco sono state invece
alcune mamme di Adro che hanno deciso di togliere i loro bambini dalla scuola politicizzata e iscriverli in un’altra dove si respira aria di libertà! Da parte delle istituzioni avremmo gradito sull’argomento un commento, magari anche una pernacchia o un dito medio rivolto al cielo come è uso il Ministro delle Riforme Umberto Bossi. Invece nulla, silenzio di tomba! Quasi che la strumentalizzazione politica della scuola pubblica di Adro a favore della Lega – perché di questo si tratta visto che nella scuola sono inglobate asilo, elementari e medie, per cui un ragazzino che vi si forma difficilmente non si affezionerà a quei simboli da cui è circondato e da adulto non voterà Lega; oppure un genitore sprovveduto in quell'istituto funzionante non riconoscerà lo Stato ma Lega cui darà il proprio voto per ringraziarla di essersi presa cura del proprio figlio: un vero e proprio plagio elettorale - rientrasse nel programma di governo. Un programma che, per quanto ne sappiamo, contempla il federalismo fiscale - tanto caro a Bossi e compagni affinché i soldi delle tasse versate dagli abitanti del nord servano a garantire i servizi in quelle stesse regioni da cui provengono e non per foraggiare Roma ladrona e le regioni sprecone e malavitose del sud – e non la costruzione di scuole pubbliche al nord tappezzandole con i simboli politici della Lega!