LA VOCE DI KAYFA

TERESA LEWIS, SAKINEH E L'IPOCRISIA UMANITARIA


Alle 21, 13 di ieri, le 3,13 in Italia, a Greensville in Virginia è stata eseguita la sentenza di morte per Virginia Lewis, la donna, da molti ritenuta mentalmente instabile, accusata di aver assoldato due killer per far uccidere il marito e il figliastro. Mentre gli esecutori materiali del delitto furono condannati all’ergastolo, la Lewis, che al momento dell’omicidio era a letto col marito,  fu condannata a morte perché, una volta che l'uomo era a terra in un mare di sangue, non fece nulla per soccorrerlo lasciando che passassero delle ore prima di chiamare l'ambulanza.Non è mia intenzione giudicare se la sentenza sia stata giusta oppure no. Quel che mi preme evidenziare è che, mentre per Sakineh, la donna iraniana accusata di adulterio e di essere poi stata complice dell’omicidio del marito, condannata in Iran alla morte per lapidazione, si è mosso mezzo mondo con manifestazioni di protesta davanti alle ambasciate per sollecitare i governi ad intervenire con Teheran perché la sentenza fosse sospesa, per la quale si è esposta addirittura in prima persona perfino la Premier Dame Carla Bruni suscitando l’ira di un giornale iraniano che la definì prostituta, per la Lewis poco o nulla è stato fatto. Da quando sì è appreso dell’avvenuta esecuzione, per tutta la giornata di ieri face book e altri social network sono stati presi d’assalto da messaggi inneggianti alla Lewis e alla crudeltà americana, associando il caso a quello di Sakineh.Tuttavia, approfondendo la vicenda Lewis c’è di che rabbrividire: nel 2002, per incassare  i 250 mila dollari dell’assicurazione sulla vita del marito, la Lewis in un supermercato assolda due sicari, promettendo loro una cospicua somma di denarose uccidono il marito e il figlio di lui beneficiario dell’assicurazione. Offrendo inoltre sessualmente se stessa e la propria figlia sedicenne ai due uomini!La pena di morte è aberrante: nessuno ha il diritto di togliere la vita a un altro uomo, seppure questi abbia commesso il peggiore dei crimini, in virtù di quel principio universale che decreta la sacralità della vita!La legge del taglione era in voga nelle società arcaiche. Oggi, grazie a Dio, esiste solo in quei paesi in cui vige un regime arcaico, autoritario e antidemocratico, oppure un’ipocrisia senza limiti come negli USA che quasi sempre predicano bene ma razzolano male (vedi i soprusi commessi dei militari americani a Guantanamo e in Afghanistan dove per divertimento un plotone di soldati si divertiva a giocare al tiro a segno su civili inermi, solo per citare i casi più recenti e noti…)Sicuramente bene hanno fatto coloro che hanno cercato di far sentire la propria voce perché anche l’esecuzione della Lewis fosse sospesa.Tuttavia, poiché la Lewis da tempo era nel braccio della morte in attesa del boia, sorprende che il suo caso sia stato “scoperto” all’improvviso dai paladini della vita e della libertà.