LA VOCE DI KAYFA

EMERGENZA RIFIUTI MARSIGLIA DOCET


Le immagini di Marsiglia invasa dai rifiuti a causa dello sciopero dei netturbini per protestare contro la riforma delle pensioni varata da Sarkozy, implicitamente svela il mistero dell’emergenza rifiuti a Napoli, da tanti, troppi, attribuita all’ignavia dei napoletani che non farebbero la raccolta differenziata! Quanto sta accadendo a Marsiglia, dove l’esercito è intervenuto per liberare le vie solo dai materiali ingombranti, dimostra che quando si manifestano simili emergenze la colpa non è certo dei cittadini ma dell’inadempienza di chi è preposto a ripulire le strade dai rifiuti e non lo fa!Qualche irriducibile sostenitore della tesi “napoletani incivili”, ribatterà: hai ragione, ma voi napoletani non facendo la differenziata aumentato le difficoltà. Rispondo: se non ci sono mezzi, strutture e discariche appropriate in cui trattare e scaricare la spazzatura, non è certo colpa dei napoletani se poi i sacchetti depositati per le vie non vengono raccolti. Che dobbiamo fare? La  spazzatura ce la dobbiamo tenere a marcire in casa in attesa che chi di dovere si dia una mossa per risolvere concretamente il problema munendo delle strutture appropriate Napoli e provincia? Da una recente statistica risulta che a Napoli la tassa sui rifiuti è la più cara di Italia!Poiché i cittadini pagano le tasse per riceverne in cambio un adeguato servizio dagli enti di competenza, ci domandiamo che fine facciano, e abbiano fatto, tutti i soldi versati fino a oggi dai partenopei per lo smaltimento dei rifiuti urbani visto che, senza andare troppo a ritroso nel tempo, a distanza di due anni dalla fine della “prima” emergenza rifiuti la città e la provincia sono nuovamente ripiombate nel caos, non perché i napoletani si ostinano a non fare la differenziata; bensì perché tutte quelle strutture previste dal governo, all’indomani dell’emergenza rifiuti, per risolvere una volta e per sempre il problema, termovalorizzatori inclusi,  o nono state ancora costruite o funziono poco e male. E non certo per colpa dei cittadini napoletani i quali, oltre al danno di vivere in una città invasa dai rifiuti, sono costretti ad accollarsi la beffa di dover pagare un balzello i cui proventi non si sa che fine fanno!