LA VOCE DI KAYFA

LO STRAPPO DI FINI ALIMENTA LO STUPORE DI UN RAGAZZINO


Ieri sera, insieme al mio secondogenito Alessandro di quindici anni, seguivo con attenzione la sintesi del discorso di Fini mandata in onda dal TG LA SETTE diretto da Enrico Mentana. In più di un punto si ascoltava il Presidente della Camera, nonché leader del neonascente partito Futuro e Libertà, accusare Berlusconi e il governo d’inerzia nell’affrontare i reali problemi della nazione, preoccupandosi solo di risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi. Dopo  l’ennesimo monito di Fini a Berlusconi, Alessandro si rivolse verso di me chiedendo con fare ironico, “papà ma questo finora dove stava? Non faceva parte anche lui del PDL e del governo? Perché solo ora si accorge che Berlusconi pensa solo agli affari suoi, fregandosene dei problemi degli italiani?”. Una domanda quella di Alessandro che da tempo si stanno ponendo tanti cittadini, alla quale non si riesce a trovare una risposta logica!  Per diciassette anni, praticamente da quando Berlusconi scese in politica, Fini è stato al fianco del cavaliere condividendone l’intero cammino politico, ricoprendo incarichi istituzionali di prestigio. Inoltre il leader di FL fu il cofondatore del PDL, ribattezzato il partito del predellino in quanto frutto di un’intuizione di Berlusconi che, senza avvertire né Fini né gli altri leader dell’allora Casa delle Libertà – coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, AN e Lega Nord più qualche partito minoritario – in una fredda serata Milanese dal predellino della propria auto, circondato da una folla osannate annunciò lo scioglimento delle casa delle libertà e la nascita del PDL, consacrato ufficialmente a fine marzo del 2009 con il primo congresso alla Fiera di Roma dove Forza Italia e An si sciolsero fondendosi in un unico partito, il PDL appunto.È incomprensibile come, essendone stato fido alleato per ben diciassette anni, all’improvviso Fini  scopra le pecche antidemocratiche, illegali e amorali del Premier  auspicandone le dimissioni.Visto la deriva politica verso cui il paese viaggia, non può certo che far piacere questa illuminazione sulla Via di Damasco del Presidente della Camera, sperando che possa risolversi nella scossa necessaria affinché qualcosa si muova e l'Italia ritorni a crescere economicamente e politicamente, riacquistando credibilità internazionale.Tuttavia, come ha notato perfino un ragazzino di quindici anni, la domanda che in tanti si pongono oggi è: ma in tutti questi anni Fini e i suoi fedelissimi dov’erano?