LA VOCE DI KAYFA

DOPO BOFFO, FINI E LA MARCEGAGLIA FELTRI SI SCAGLIA CONTRO SAVIANO


Per quanti sforzi faccia, mi riesce difficile immaginare in quale altro paese del mondo può accadere che, mentre un conclamato mafioso come Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore residenza di Silvio Berlusconi, venga considerato un eroe da uno dei principali esponenti politici della maggioranza di governo, (Marcello Dell’Utri), un quotidiano, per giunta di proprietà dello stesso padrone della villa presso cui il mafioso lavorò nonché leader del partito del politico che definì eroe lo stesso mafioso,   possa indire una raccolta di firma contro uno scrittore schierato in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata tanto da dover vivere sottoscorta, cosi come ha fatto Il Giornale nei confronti di Roberto Saviano reo di aver denunciato lunedì sera durante la trasmissione Vieni Via Con Me che la ndrangheta, per estendere il proprio potere al nord, abbia instaurato contatti anche con esponenti della Lega Nord, (denuncia confermata da un rapporto della DIA).I gusti sono gusti per cui è legittimo che Saviano possa non piacere come scrittore! Ma che contro di lui si possano raccogliere firme per delegittimarlo ci sembra incomprensibile: in quale altro paese del mondo un uomo di cultura del calibro di Saviano, invidiatoci da tutto il mondo, può risultare oggetto di un tale accanimento?Nella prima puntata di Vieni Via Con Me Saviano raccontò come funzionasse quel meccanismo perverso che è la macchina del fango messa in atto dal potere per screditare mediaticamente quanti si permettono di criticarlo. Poiché Il Giornale di Feltri/Sallusti/Porro sembra essere il motore di questo meccanismo essendosi distinto negli ultimi mesi per tutta una serie di campagne stampa rispettivamente contro l’ex direttore di Avvenire Dino Boffo, reo di aver criticato Berlusconi all’epoca degli scandali Noemi e D’Addario, accusandolo d’essere omosessuale con l’avallo di un documento della questura rivelatosi poi miseramente fasullo; contro Fini per la famosa casa a Montecarlo in risposta alle sue critiche al Premier; quindi contro la Presidentessa di Confindustria Emma Marcegaglia e la sua famiglia per aver accusato il governo d’inerzia verso i problemi del paese, sorge  concretamente il dubbio che la raccolta di firme del giornale berlusconiano sia un modo garbato per rivalersi nei confronti dello scrittore per aver svelato al cospetto di quasi otto milioni di telespettatori quanto marcia sia una parte della stampa italiana, Il Giornale in testa.La condanna a morte dei casalesi per Saviano non fu pronunciata subito dopo l’uscita di Gomorra. Bensì alcuni anni dopo allorché, invece di “limitarsi” a vederne qualche migliaia, il libro vendette milioni di copie svelando al mondo intero il funzionamento articolato di ciò che lo scrittore definisce emblematicamente il sistema! L’aver edotto milioni di persone su ciò che fino a poco tempo prima era noto solo a pochi, ha causato la condanna a morte dello scrittore perché l’omertà è il paravento dietro cui da sempre il crimine ama celarsi.Evidentemente lunedì scorso, parlando dei presunti legami tra ndrangheta e Lega Nord a ben nove milioni di italiani, Saviano ha rotto un altro impenetrabile muro di silenzio. Pertanto agli occhi di chi ad ogni costo si ostina a voler trasmettere del nord Italia un’immagine edulcorata, idilliaca, di efficienza assoluta rispetto al sud arruffone, sporco e mafioso andava punito!