LA VOCE DI KAYFA

LA CARFAGNA SCOMUNICA COSENTINO E RIPROPONE LA QUESTIONE MORALE NEL PDL


Probabilmente, rispetto a quanto ha dichiarato in un’intervista apparsa ieri su Il Mattino di Napoli, il 15 dicembre, all’indomani del voto di fiducia, il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna non si dimetterà dall’esecutivo, né da parlamentare e né lascerà il PDL perché non condivide la guerra tra bande all’interno del partito, né la direzione del coordinatore regionale l’ex Sottosegretario all’Economia Nicola Casentino per il quale la magistratura aveva chiesto l’autorizzazione a procedere, negata dal Parlamento, in quanto ritenuto il referente politico dei casalesi. Seppure alla fine la Carfagna farà un passo indietro, la sua pubblica presa di posizione contro i vertici campani del PDL è un gesto che deve fare riflettere tutti coloro che si ostinano a negare che un politico indagato per collusioni con la camorra possa continuare a svolgere il ruolo di parlamentare come se niente fosse.Le parole di denuncia della Carfagna dell’esistenza all’interno del PDL campano di un comitato d’affari capitanato da Casentino e dal Presidente della Provincia di Salerno Cirielli interessato a gestire in prima persona la costruzione del termovalorizzatore di Salerno, subentrando di fatto al Presidente della regione Stefano Caldoro, la dice lunga sul clima pesante che si respira nel PDL, malgrado le rassicurazioni di Berlusconi.Cosa accadrà da qui al 14 dicembre, nessuno può prederlo. Di certo la presa di posizione della Ministra, la quale è appoggiata nella sua azione da più di un membro del PDL, deve far riflettere Berlusconi sulla necessità di rivedere i vertici del partito in Campania prima che gli esploda tra le mane l’ennesima spinosa questione morale all’interno del partito.Già la condanna in appello a sette anni del senatore Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, con un indiretto coinvolgimento del Premier che, secondo i magistrati,  tra gli anni settanta e ottanta avrebbe ceduto a più riprese alle estorsioni economiche della mafia per difendere se stesso e la propria famiglia da ipotetici rapimenti e quant’altro, apre squarci nebulosi sui capi fondatori prima di Forza Italia e poi del PDL.Per quanto la “campagna acquisti” in vista del 14 dicembre sembra stia dando buoni risultati al cavaliere, seppure alla fine Berlusconi riuscisse a ottenere la fiducia in entrambi rami del Parlamento, la questione morale apertasi all’interno del partito, accentuata dalle parole della Carfagna, potrebbe rivelarsi un boomerang peggiore dell’avvento di un governo tecnico perché, se si dovesse riandare a votare, in campagna elettorale il centrosinistra avrebbe validi argomenti da contrapporre alla demagogia del Premier. Casentino sarebbe un nome da spargere ai quattro venti per delegittimare Berlusconi e il PDL.La Carfagna ha aperto un varco che non si può richiudere, vediamo se l’opposizione saprà approfittarne!