LA VOCE DI KAYFA

IN BARBA ALL'OTTIMISMO DI GOVERNO, A NAPOLI NATALE TRA I RIFIUTI


Mentre metà del Parlamento (la Camera) è in ferie forzate fino al 13 dicembre per evitare ulteriori scivoloni alla maggioranza, in attesa del voto di sfiducia di martedì 14 dicembre, Napoli e provincia continuano ad essere invase da tonnellate di spazzatura - malgrado il moderato ottimismo del Premier che il 26 novembre, in visita nel capoluogo campano, promise di ripulire entro due settimane la città.A distanza di tredici giorni da quella fiduciosa affermazione, nonostante l’impegno profuso dal Presidente della Regione Stefano Caldoro del Pdl di coinvolgere le altre province della regione a smaltire nei propri siti parte della monnezza di Napoli - meritandosi il plagio del sindaco Rosa Russo Iervolino del Pd - al momento la situazione per le strade di Napoli e provincia è drammatica: cumoli di spazzatura si ammassanno e crescono di ora in ora lungo i marciapiedi rendendoli impraticabili, costringendo i pedoni a tortuosi slalom tra i rifiuti o a camminare in mezzo alla strada col rischio di essere investiti dalle auto che sopraggiungono. Il perché di questa ennesima emergenza, che emergenza non è dato che sono anni ormai che periodicamente Napoli è invasa dai rifiuti, starebbe nella mancanza di siti in cui sversare la spazzatura raccolta dagli autocompattatori.Nella sua visita del 26 novembre il Premier Berlusconi affermò che non sarebbero state aperte nuove discariche ma utilizzate quelle già in essere, riaprendone momentaneamente qualcuna chiusa in precedenza perché satura. Ascoltando le dichiarazioni del sindaco Iervolino , dell’Assessore all’ambiente Giacomelli e dei responsabili dell’Asia, società incaricata di rimuovere la spazzatura dalle strade di Napoli, a nulla serve raccogliere i sacchetti se non ci sono posti in cui scaricarli. Dunque è evidente che servono altre discariche perché quelle di Chiaiano, Terzigno e Giugliano, attualmente in uso, sono ormai al collasso. Come si può dunque pretendere di risolvere il problema senza prevederne la costruzione di altre bensì utilizzare aldilà delle proprie possibilità quelle già esistenti?Sula questione intervenuto anche l’ex Presidente della regione Bassolino denunciando tale anomalia. Dimenticando di avere agito allo stesso modo quando, eletto per la prima volta sindaco di Napoli nel lontano 1993, chiuse la discarica di Pianura, promettendo che l’area sarebbe stata bonificata per costruirvi un centro sportivo con campi da golf, senza però preoccuparsi di aprirne un’altra in alternativa. Unitamente a questa abnorme sfasatura organizzativa, che non dipende certo dai cittadini ormai stremati da una situazione da cui traspare in maniera lapalissiana l’incapacità dei politici nazionali e locali, si aggiunge il secco rifiuto di molte regioni, non solo quelle del nord leghista, ad accogliere la spazzatura napoletana, seppure il Ministro Fitto e il governatore Caldoro si fossero adoperati in tal senso dichiarandosi a loro volta ottimisti come il Premier per una soluzione a breve termine.Mentre l’ottimismo serpeggia a fiumi nelle fila della maggioranza, al punto che il cavaliere è sicuro di ottenere la fiducia il 14 dicembre seppure i numeri dicano il contrario, in barba all’ottimismo di governo, Napoli è invasa dai rifiuti.L’idea di un Natale con la monnezza sotto l’albero non alletta nessuno, non solo i commercianti e gli albergatori.  Se poi con la mente ci si proietta alla notte di capodanno, quando tonnellate di fuochi d’artificio saranno sparati per  salutare l’arrivo dell’anno nuovo, e inevitabilmente cumoli di rifiuti prenderanno fuoco aggravando ancora di più la situazione, davvero verrebbe voglia di cogliere alla lettera l’invito di Eduardo il quale, rivolgendosi ai giovani napoletani, disse loro fuitevenne. Visto il mesto declino delle cose in questo nostro malandato paese, sorge il dubbio se il grande autore invitasse a fuggire via da Napoli o dall’Italia!