LA VOCE DI KAYFA

BERLUSCONI DURO A MORIRE


Probabilmente questo governo non mangerà la colomba, nel senso che cadrà prima di Pasqua, come ha dichiarato ieri il Ministro Calderoli, ma è certo che il panettone lo assaporerà. Ed è già qualcosa per Silvio Berlusconi, visto i presupposti della vigilia. Ottenuta la fiducia anche alla Camera - seppure per una manciata di voti in più, tre per la precisione (314 a 311) grazie alla “folgorazione sulla via di Damasco” dell’ultima ora dei tre finiani  Silvano Moffa, Maria Grazia Squillini e Catia Polidori (inizialmente anche loro avevano firmato la mozione di sfiducia presentata da Fli, Udc, Api e Mpa), cui si sommano i voti al governo dei due ex dipietristi Razzi e Scilipoti, e dell’ex Pd Calearo fortemente voluto nel partito da Walter Veltroni all’epoca in cui era Segretario del Pd- il cavaliere può tornare a sorridere e guardare dall’alto in basso il suo acerrimo avversario politico Gianfranco Fini il quale avrà rischiato un travaso di bile mentre in qualità di Presidente della Camera annunciava all’aula che la mozione di sfiducia era stata respinta.Seppure in numeri dicano che l’opposizione è cresciuta, e pertanto è molto probabile che alla fine la fiducia si risolva in una vittoria di Pirro, essendo un uomo che ci tiene a vincere ad ogni costo, per Silvio Berlusconi l’aver sbaragliato le carte, mettendo al tappeto chi lo voleva politicamente morto, dimostrando di possedere un potere persuasivo di cui pochi dispongono (soldi?), è molto importante perché, qualunque cosa accada a partire da oggi che la consulta si riunisce per decidere sulla costituzionalità o meno del legittimo impedimento, egli sa che il suo potere è inalterato se non addirittura rafforzato, così come lo sanno i suoi avversari. In virtù di questa consapevolezza, in previsione di probabili elezioni a marzo, sarebbe il caso che l’opposizione, invece di arzigogolare teorie astruse e fantasiose per far apparire ad ogni costo l'ennesima sconfitta in una vittoria, si rimbocchi le maniche, come fa Bersani su un manifesto del Pd. Ma lo facesse seriamente cercando di lavorare a un’alternativa di governo convincente da proporre agli elettori, invece di litigare in maniera intestina per stabilire chi deve partecipare alle primarie per scegliere il candido del centrosinistra alla guida del paese.Politicamente parlando, Berlusconi non è immortale. Ma fino a quando l'opposizione, anziché compattarsi decisa attorno a un progetto politco comune, si sfalda come pasta sfoglia perchè ognuno dei suoi membri vuole imporre la propria voce sugli altri - in particolare il Pd che non ci sta a essere un partito come gli altri, seppure in un paio di occasioni il proprio candidato alle primarie locali, (Puglia e Milano) sia stato malamente sconfitto, quindi rifiuttato dagli stessi elettori del centrosinistra - non farà altro che favorire Berlusconi il quale, avrà pure tanti difetti, ma possiede soldi, mezzi mediatici, una capacità comunicativa e uno spirito combattivo innati che lo rendono duro a morire!